Di tutti gli argomenti di cui Linda poteva chiedermi di parlare su UP, ha scelto il più noioso: i codici ISBN. Eccomi dunque qui a spiegarvi cosa sono, come funzionano e perché il vostro libro dovrebbe averne uno.
Cos’è l’ISBN
L’ISBN (International Standard Book Number) è un numero che identifica a livello internazionale, in modo univoco e duraturo, un titolo o una edizione o un formato di un titolo di un determinato editore.
Si tratta infatti di un codice numerico di 13 cifre (che fino al 2007 era di 10 cifre, aumentate a causa della grossa quantità di volumi immessi sul mercato), a sua volta suddiviso in 5 parti differenti, che permettono di identificare il libro nella sua unicità. Da non confondersi con il codice a barre, ovvero un’immagine di “barrette” fatta per la scannerizzazione nell’ambito della GDO, ovvero la grande distribuzione organizzata (supermercati, librerie, ecc). Il codice a barre viene generato a partire dall’ISBN e permette di riportare le informazioni contenute (titolo e prezzo) nel sistema di smistamento e cassa.
Come funziona
Ma ora andiamo a vedere nello specifico la struttura di un codice ISBN tramite questa bellissima e purissima infografica che ho preparato per voi.

Il numero di controllo dei codici ISBN
Croce e delizia per chiunque debba calcolarlo, il numero di controllo è la vera fregatura del codice ISBN perché serve un algoritmo (sebbene per fortuna esistano strumenti in grado di calcolarlo senza fatica).
La cifra di controllo nell’ISBN-13 si calcola così:
- si moltiplica ogni cifra per un peso che assume in modo alternato i valori 1 e 3, partendo dalla prima cifra a sinistra che ha peso 1
- si sommano i risultati
- si divide la somma per 10 e si prende il resto della divisione
- si sottrae il resto da 10 e si ottiene così la cifra di controllo (nel caso che il risultato sia 10, cioè che la divisione non abbia resto, lo si sostituirà con 0).
Esempio: dato un codice 978-88-430-2534-
col resto di 7
La cifra di controllo è 3.
Il codice ISBN in editoria tradizionale
Non esistono libri in commercio, dopo il 1967 (anno in cui è stato introdotto), che non abbiano un codice ISBN. Questo perché il codice serve appunto a identificare sia l’editore che il libro, in modo che possa essere sempre riconosciuto dai vari operatori della filiera: il distributore, il libraio, il commerciante, ecc. Ogni codice ISBN è infatti univoco e relativo a un singolo titolo.
Dove usare l’ISBN
L’ISBN deve essere attribuito a tutti quei prodotti creati per essere utilizzati come libro nel senso convenzionale:
- libri stampati anche su materiali diversi dalla carta (pergamena, stoffa, ecc.) con testo e/o immagini;
- carte geografiche;
- libri gioco per bambini;
- video didattici;
- audiolibri su musicassetta, cd o dvd;
- pubblicazioni elettroniche o multimediali.
Casi di utilizzo sui libri
E-book – A ciascuna edizione elettronica (e-book) e a ciascun formato di e-book (per esempio .lit, .pdf, .html, .pdb) che sia pubblicato e reso disponibile separatamente deve essere attribuito un proprio ISBN. Questo significa che, se un titolo viene pubblicato in due o più formati e-book, ciascuno di questi formati dovrà avere un ISBN diverso. Nelle pubblicazioni elettroniche l’ISBN deve comparire nella visualizzazione del titolo o nella prima schermata equivalente (per esempio la prima schermata visualizzata al momento in cui si accede al contenuto e/o la schermata che contiene le informazioni sul copyright).
Nuove edizioni – A ogni edizione che comporti cambiamenti sostanziali rispetto all’edizione precedente (pagine, illustrazioni, formato ecc.) deve essere assegnato un nuovo ISBN. Al contrario, una modifica della grafica o del colore della copertina oppure una variazione di prezzo di una pubblicazione monografica non richiede l’assegnazione di un nuovo ISBN.
Ristampe – La pura e semplice ristampa (anche se comporta la correzione di refusi e tipografici) non comporta l’assegnazione di un nuovo numero, anche se venisse variato il prezzo di copertina del libro.
Pubblicazioni in differenti formati – Se una pubblicazione viene pubblicata in formati differenti (ad esempio tascabile, rilegato, Braille, ecc.), a ciascun formato deve essere assegnato un diverso ISBN. Se una pubblicazione elettronica viene resa disponibile in diversi formati di file (ad esempio .lit; .pdf; .html ecc.) a ciascun formato disponibile deve essere assegnato un ISBN.
Opere in più volumi – Un’ opera in più volumi richiede un ISBN complessivo. Ogni volume dell’opera vendibile separatamente deve avere un proprio ISBN. Il volume deve comunque riportare sul retro del frontespizio (o in posizione equivalente per versioni non a stampa) sia l’ISBN dell’opera nel suo complesso sia l’ISBN del singolo volume.
Opera completa: ISBN 978-88-222-0003-7
1° volume: ISBN 978-88-222-0004-4
2° volume: ISBN 978-88-222-0005-1i.
Coedizioni – A un’opera pubblicata in coedizione da due o più editori deve essere assegnato l’ISBN dell’editore che la distribuisce. Ciascun coeditore può assegnare il proprio ISBN: questi ISBN dovranno essere riportati sul retro del frontespizio della pubblicazione. Sulla quarta di copertina però dovrà apparire solo l’ISBN dell’editore che distribuisce l’opera.
Dove si acquistano i codici ISBN e come funziona il marchio editoriale
In Italia, l’operatore preposto per il commercio di codici ISBN è appunto l’Agenzia ISBN, che con il suo sito fermo al 1999 vi condurrà per mano nell’intricata faccenda.
Partiamo però da un presupposto importante: chiunque può fare richiesta per l’assegnazione di un lotto di codici, anche il privato. Non fatevi trarre in inganno: sebbene la denominazione della terza parte del codice ISBN sia il “prefisso editore”, questo non significa che si debba necessariamente essere un editore. Facendo richiesta di un lotto di codici si crea infatti il proprio marchio editoriale, che nel caso dell’editore corrisponderà alla ragione sociale, e nel caso del privato (o self publisher) corrisponderà al proprio nome o qualsiasi altro nome si desideri utilizzare. Ne è un esempio il mio collettivo Lux Lab, che ne possiede uno.
Per “marchio editoriale” si intende la denominazione con cui l’editore pubblica; il nome commerciale utilizzato dall’editore in copertina di ogni libro pubblicato.
Le tariffe per la richiesta del prefisso editore, comprensivo di un determinato numero di codici, a oggi sono i seguenti:

Nel caso specifico di Lux Lab, noi abbiamo un catalogo di oltre 60 libri (per chi non lo sapesse: Lux Lab è un collettivo indie di persone, non siamo una casa editrice ma siamo “un’unione di self publisher”), per cui, considerato il fatto che dovevamo rifare i codici ISBN di tutti i nostri cartacei e dovevamo pubblicare nuovi libri, abbiamo scelto il Gruppo D, con la riserva di comprare un altro lotto di codici ISBN nel caso ne avessimo bisogno.
Il codice ISBN per il self publisher
Ma veniamo alla parte che interessa a tutti e a cui nessuno mai pensa nel momento in cui decide di lanciarsi nel magico mondo del self publishing. Sì, avete bisogno di un codice ISBN, a prescindere da dove pubblicherete – ma potrebbe fornirvene uno il servizio con cui pubblicate.
Amazon: il modo più conosciuto per pubblicare sia in ebook che in cartaceo, Amazon fornisce gratuitamente un codice ISBN per il solo cartaceo. Il formato ebook infatti non lo richiede, in quanto Amazon utilizza il sistema interno chiamato ASIN per quanto concerne le pubblicazioni digitali (e in generale tutti i prodotti sullo store).
Tuttavia, nel momento in cui si sceglierà tale ISBN, sulla scheda del libro pubblicato, alla voce “editore” comparirà la dicitura “Indipendent publishing“, ovvero pubblicazione indipendente, che è corrispettivo del marchio editoriale di Amazon US.
È però possibile inserire il proprio codice ISBN sia su ebook che su cartaceo, in modo che appaia il proprio marchio editoriale.
StreetLib/Kobo: come Amazon, mettono a disposizione codici ISBN gratuiti a loro nome, ma è sempre possibile utilizzare i propri.
Youcanprint: questa è un’agenzia di servizi, e chi vi sta scrivendo ora è fermamente convinta che pubblicare con loro equivalga a pubblicare con un editore. Il codice ISBN fornito da YCP è ora assegnato gratuitamente (prima era a pagamento), rimanda a YCP e al momento non sappiamo se è possibile fornire o meno un codice personale.
Il costo per i self publisher
L’Agenzia ISBN mette a disposizione codici per i self publisher e i richiedenti occasionali, con costi abbastanza spropositati.

Come già detto, richiedere un prefisso editore è qualcosa che può fare anche un privato, ma dipende anche dalla propria produzione letteraria. Il mio consiglio è quello di acquistare il lotto da almeno 10 codici, tanto non scadono.
La differenza sta nel resto: sopra i 10 codici, tutti gli altri vanno calcolati personalmente (mentre con questa seconda opzione sono già pronti); inoltre sono forniti già di codice a barre e QRcode, che altrimenti andrebbero creati da soli.
In conclusione, in qualità di self publisher la vostra scelta dipende da diversi fattori, non solo in termini di “comodità”. Dipende da quanti libri avete intenzione di produrre o producete, da che disponibilità economica avete e, soprattutto, da quanto vi sentite coraggiosi e abili nel tentare una strada “self” anche per gli ISBN.
Come per ogni altro aspetto dell’attività di pubblicazione, dev’essere una mossa ragionata in un’ottica di strategia. Avere il codice ISBN contribuisce a dare un’immagine più professionale del self publisher e dev’essere visto come un investimento per la propria attività.
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Daniela Barisone, classe 1986, milanese.
È illustratrice e fumettista, scrive libri per Lux Lab e Quixote Edizioni.
Ama tantissimo i videogiochi e scrivere romance LGBT+
Buongiorno e grazie per le sintetiche spiegazioni. Domanda: pubblicare in Amazon con ISBN gratuito impedisce al libro di essere inserito negli store di altre librerie. Pur auto pubblicandosi in Amazon ma inserendo un ISBN proprio il libro è acquistabile in altri store? In sintesi, come si deve fare affinchè il proprio libro auto pubblicato sia vendibile in tutti gli store?