D’ora in avanti ogni mese sarà dedicato a un tema: a marzo è il turno dei miti, egiziani, greci, celtici… qualsiasi mitologia è la benvenuta, qui!
Sul blog troverete – ogni lunedì – il consiglio di un libro a tema, e sulla nostre pagine Facebook e Instagram ogni giorno ci sarà sempre qualcosa di diverso e interessante in cui l’argomento principale ne farà da padrone.
Questo lunedì è il turno non di un libro ma di un’autrice che si intende benissimo di retelling mitologici: Laura MacLem!
Laura ha pubblicato, negli ultimi anni, ben tre libri che parlano di miti: “Regina di fiori e radici” e la duologia di “Nati due volte“.
Regina di fiori e radici
Regina di fiori e radici racconta del mito di Ade e Persefone secondo il punto di vista della dea stessa.
Probabilmente sarete inclini a pensare che si tratti di un romanzo rosa, ma non è così: è un fantasy a tutti gli effetti; l’autrice conosce benissimo ciò di cui parla e questo le permette di rivisitare in modo eccellente ed estremamente personale il mito classico.
Il libro è uscito nel 2015 ed è un’autoproduzione molto curata; è disponibile sia in cartaceo che in ebook (e se siete iscritti a Kindle Unlimited ve lo potete leggere anche aggratis).
Quasi nulla di quello che è stato detto riguarda me, nonostante sia la mia storia. Si è narrato della passione di mio marito, della disperazione di mia madre, della decisione di mio padre. Si è parlato della sofferenza dei mortali e dei riti che da allora vengono compiuti, per far sì che ciò che accadde non debba mai più ripetersi. Si sono narrate storie parallale e storie contrastanti, si ricordano particolari suggestivi, ma di ciò che riguarda me, di ciò che accadde a me, sembra si conosca ben poco. Eppure è la mia storia. Non è la storia di Ade, il signore dell’Oltretomba, delle anime dei defunti e di tutto ciò che cresce nel sottosuolo; non è la storia di Demetra, la Madre Terra che errò nel mondo alla ricerca della sua unica figlia, scomparsa nella tenebra di Erebo; e, certamente, non è la storia di Zeus, che permise tutto ciò avvenisse, finché i mortali non gli ricordarono, attraverso la loro mortalità, ciò che doveva fare. In questa storia ci sono anche loro, ma non è la loro storia. È la mia. La storia della dea della primavera e regina dell’Averno, contesa tra due mondi, finché la contesa non mi obbligò a compiere la mia scelta. Quasi nulla si sa di ciò che significò, per tutti. Eppure rese il mondo ciò che è. Perché io sono regina di fiori e radici. Io sono Persefone.
La storia, come potete intuire dall’introduzione qui sopra, è narrata in prima persona e comincia con Persefone che, ancora bambina, si chiede da dove i fiori che tanto ama prendano il nutrimento, e come facciano a crescere. Ed è questa curiosità che la porterà, una notte, ad assistere involontariamente a un sacrificio dedicato allo stesso Ade, e ad essere inseguita da Aristeo:
“Partecipa a questa festa, bellissima. Onora con me mio padre Apollo, e celebreremo la vita, anziché la morte. Vieni da Aristeo.”
E mentre fugge disperatamente, aiutata da una ninfa dei boschi, è proprio Ade ad accorrere in suo aiuto e salvarla, infastidito dal comportamento del giovane:
“Lui me l’ha recata. [l’offesa, ndr] Non tollero simili baccanali, nella mia casa o intorno al mio altare.”
Ed è qui che tutto ha inizio, sia per Ade che per la dea della primavera.
Nati due volte
Nati due volte racconta, invece, il mito di Arianna e Dioniso, di Teseo e del Minotauro, ed è – a parere di chi scrive – una duologia semplicemente fantastica.
Dietro la narrazione c’è un’accurata ricerca da parte dell’autrice, di cui parla lei stessa nella prefazione:
Ho cercato di ricostruire la civiltà minoica con quanta più precisione mi è stato possibile, ma vi chiedo di essere pazienti con eventuali sviste: le teorie sono molte e quasi nessuna è davvero risolutiva. Certamente la vita quotidiana dell’età del bronzo era molto più affascinante di come potrei descriverla in un romanzo. Ogni errore è mia diretta responsabilità. Ho scelto di seguire le teorie più accreditate, anche se ho dovuto piegarle alle esigenze della storia. Dopotutto, in queste pagine camminano gli dèi.
Arianna, in questa storia, è una donna forte, libera, che decide del suo destino, e non ama Teseo. Nessuno ama Teseo.
Di certo Teseo pensò che distogliessi lo sguardo per la timidezza della fanciulla davanti a un uomo dal carattere tanto più forte del suo. In realtà quello che provavo era uno strano conflitto di compassione e disprezzo, nato dalla presa di coscienza che il principe ateniese, figlio del codardo Egeo, era davvero coraggioso come dicevano. Meritava la sua fama. Capivo facilmente perché il re l’avesse riconosciuto e prediletto tanto da farne il suo erede. Almeno sarai utile a qualcosa, pensai.
Però potrebbe interessarvi un parere leggermente più articolato di ommioddiochefigata, quindi vi rimando alla recensione della prima parte della saga, “Nati due volte: l’età del bronzo e del miele” scritta da Barbara Zimotti.
Il titolo rimanda al mito di Dioniso, nato due volte dopo una seconda gestazione divina, ma qui abbiamo un plurale che parla chiaro: due sono le persone nate due volte, due sono le entità che hanno perso qualcosa e che hanno ritrovato loro stessi, anche grazie alla presenza dell’altra persona e che scelgono di compiere un percorso assieme, alla pari.
Nati due volte: l’età del bronzo e del miele è un romanzo che ha tanto da dire, proprio come la sua protagonista, che ritroveremo anche nel seguito dal titolo Nati due volte: l’età del vino e del ferro e il lettore non potrà fare a meno di notare che la vera eroina è lei, che sa benissimo di aver scelto spontaneamente di agire, di giungere negli abissi delle tenebre e di tornare alla luce.
Non solo miti: gli altri libri di Laura MacLem
Laura MacLem non è un’autrice alle prime armi, sebbene sia – purtroppo – poco conosciuta. Le sue opere più recenti sono “L’incanto di Cenere” (pubblicato dalla casa editrice Asengard), retelling horror della fiaba di Cenerentola e “Il quarto fato“, una storia di “altre storie”.
Se vi va, potete seguirla sulla sua pagina Facebook.
Nata nel 1991 nella nebbiosa Rovigo, si è diplomata al Liceo delle Scienze Sociali; nel 2014 si è trasferita a Palermo e nel 2015 a Torino, dove vive attualmente sperando di non dover fare altri traslochi. Non scrive ma ama i libri, internet, il rosso e le serie tv. A 12 anni si è innamorata dei forum e ha iniziato a crearli: nel 2008 ha fondato, cresciuto (e venduto otto anni dopo) Writer’s Dream. Nel 2016 ha dato vita a Ultima Pagina.
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