Pan Inviato 23 Aprile 2023 Segnala Condividi Inviato 23 Aprile 2023 Sentirlo, danzando, le piote mie ne bramano ancora la carezza, e questo suono, a tempi perduti il rimando, immutato, lo percepisco con chiarezza. Un effluvio sembra aleggiare, d'un tratto mi colmo di un nostalgico ardore, e ciò mi incatena al suolo. Librarsi, volare, davanti a me si manifesta il bucolico splendore, visione del mondo e di esso il dolo. In equilibrio con la quintessenza, tentato son, di gustare il suo sapore. Non posso convivere in sua assenza, sorgente di vita, ed estatico pudore. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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