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ESTATICO


Pan

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Sentirlo, danzando,

le piote mie ne bramano ancora la carezza,

e questo suono, a tempi perduti il rimando,

immutato, lo percepisco con chiarezza.

 

Un effluvio sembra aleggiare,

d'un tratto mi colmo di un nostalgico ardore,

e ciò mi incatena al suolo.

Librarsi, volare,

davanti a me si manifesta il bucolico splendore,

visione del mondo e di esso il dolo.

 

In equilibrio con la quintessenza,

tentato son, di gustare il suo sapore.

Non posso convivere in sua assenza,

sorgente di vita, ed estatico pudore.

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