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I pregiudizi sui generi letterari


Ayame

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Stanotte, sul gruppo FB di Ultima Pagina, ho scritto questo post:

Cita

Posso dire che mi sono francamente rotta il cazzo di leggere recensioni in cui, elogiando un romanzo di genere, si scrive che "trascende il genere"? (Sì, posso, il gruppo è mio, mi autorizzo da sola).

Il fantastico – il fantasy, la fantascienza, l'horror e tutti gli altri sottogeneri – parlano eccome dei grandi temi della letteratura. Parlano dell'umanità, parlano della società, parlano di politica; se qualcuno non è in grado di capirlo e ha bisogno di specificare che un romanzo che appartiene al genere fantastico "trascende il genere" per quant'è bello e per quanto parla di tutti questi temi, significa che non ha capito una ceppa del genere letterario in questione.

E la colpa non è del genere letterario.

Perché l'avevo scritto? Mi ero appena imbattuta in una recensione – positiva – di un libro di fantascienza che si apriva con "è un romanzo di fantascienza, eppure potrebbe anche non esserlo."

Prosegue dicendo che il romanzo parla delle condizioni dell'umanità, delle loro emozioni e quant'altro.

(Non riporto la recensione completa perché altrimenti riuscireste a trovare la fonte, e non è quello il punto.)

Per quale motivo, per elogiare un romanzo di genere, si sente il bisogno di dire che trascende i generi?

QUESTO è il punto. Perché gli editori continuano a fare a gara per spacciare fantasy, fantascienza, fantastico & co per altro? Per realismo magico, magari, perché allora va bene: come se il fantastico non parlasse di società e di politica a mai finire!

Questo atteggiamento mi dà sempre più fastidio.

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Provo a fare il democristiano: il tuo discorso fila perfettamente (io scrivo 80% fantasy o fantascienza, figuriamoci), però c'è da considerare che noi siamo non dico "addetti ai lavori", ma comunque molto più dentro a questo mondo rispetto al lettore medio.

Purtroppo questi sono generi che si sono fatti una certa reputazione, come pieni di opere derivative e più incentrate sul seguire gli schemi del genere che sul dare un significato alla storia. Non credo che questa reputazione sia meritata adesso (non più di tutti gli altri generi, di sicuro), però magari un fondo di verità c'era nel momento in cui è nata. Ci vorrà un po' per scrollarcela di dosso del tutto.

Vedila così: 15 anni fa neanche ci provavano a recensire bene un fantasy, adesso fanno questa cosa del "oddio è fantasy ed è bello, ma come è mai possibile, non sarà che segretamente non è un fantasy?"; con un po' di fortuna a breve non sentiranno più il bisogno neanche di quella. (E se la prenderanno con un qualche nuovo genere che sta nascendo adesso e per allora sarà in ascesa)

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  • 2 settimane dopo...

Purtroppo, nel Belpaese, se non parla di mafia, carabinieri o medici, è tutto "roba da bambini". 

Troppo difficile capire che una storia, a prescindere dal genere, sia semplicemente un prodotto creato da umani per umani.

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