sefora 25 Gennaio 29 Segnalazione Share Gennaio 29 5 ore fa, Lizina ha scritto: Ho letto troppe storie di CE piccole che, oltre a trattare i propri autori o futuri tali come zerbini, non fanno editing, correzione di bozze e promozione, realizzano copertine che a me verrebbero meglio smanettando un po' sul web e neppure danno le royalties. Il libro sarà un fiasco? Forse sì, ma almeno sarà un fiasco solo mio. Il libro ha inquinato il mercato editoriale? Ma perché, i libri di cantanti e influencer non inquinano il mercato editoriale? E quelli delle CE pieni di refusi? Vero, purtroppo. Trattino o no gli autori come "zerbini", si sono moltiplicati i microeditori che non fanno nulla o quasi, e aver pubblicato con loro rischia di costituire un handicap per la "carriera". Da esordiente forse oggi farei un pensierino sul self, nel mio caso non ha senso. Rimane che si tratta di un mare magnum in cui un buon testo facilmente si confonde con la spazzatura. Ma intervengo per un'altra ragione: consigliare a chi vuole praticarlo di spendere almeno una volta qualche euro per una valutazione professionale. Mi capita di leggere testi di aspiranti autori, in genere improponibili, alcuni dei quali finiranno in quel mare dopo aver collezionato svariati rifiuti. E quasi mai l'autoreferenziale autore accetta l'idea di sottoporsi a un giudizio competente. Va pur detto, infatti, che pure gli editorelli in grado di sopravvivere solo grazie alle copie acquistate da amici e parenti dell'autore, un po' di manoscritti li scartano... 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Niji 285 Gennaio 29 Segnalazione Share Gennaio 29 7 ore fa, Lizina ha scritto: Ho letto troppe storie di CE piccole che, oltre a trattare i propri autori o futuri tali come zerbini, non fanno editing, correzione di bozze e promozione, realizzano copertine che a me verrebbero meglio smanettando un po' sul web e neppure danno le royalties. Il libro sarà un fiasco? Forse sì, ma almeno sarà un fiasco solo mio. Il libro ha inquinato il mercato editoriale? Ma perché, i libri di cantanti e influencer non inquinano il mercato editoriale? E quelli delle CE pieni di refusi? Ecco, questo è esattamente quello che intendevo dicendo che da lettrice non sento di avere più garanzie di fronte ad un libro di una CE sconosciuta rispetto ad un self. Ci sono un sacco di editori improvvisati che vanno pure più al risparmio di quello che farebbe l'autore per il suo testo. Mi sembra invece sensatissimo pubblicare con una CE anche minuscola di cui si conosca e si ammiri il lavoro, specifico. (Spero sia inutile dirlo: mi raccomando di smanettare sul web sempre nel rispetto del copyright delle immagini ) Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giulia89 0 Febbraio 10 Segnalazione Share Febbraio 10 Ciao ragazzi :) Ho trovato questo approfondimento fiscale, spero possa interessarvi: https://www.fiscozen.it/blog/self-publishing/ Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ophelia03 42 Febbraio 10 Segnalazione Share Febbraio 10 Parere positivo: credo sia una modalità di pubblicazione che vale come quella tradizionale. Chiaramente, ma questo è un discorso che estendo a tutte le tipologie di pubblicazione, serve la consapevolezza che, accanto agli onori (guadagni più alti - se si vende, of course -, libertà assoluta, o quasi, di decidere sulla propria opera ecc.), ci sono anche gli oneri. Per cui un autoeditore che lavora bene deve sapere che avrà bisogno di un team di professionisti con cui collaborare: editor, correttore di bozze, grafico, come minimo. Se c'è la consapevolezza, se c'è un progetto degno di questo nome, il resto è scelta personale. 1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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