Guest Shawn Settembre 8, 2015 Segnalazione Share Settembre 8, 2015 commento poesia "Di notte"Poesia finalista al premio letterario "I colori della vita" nella sezione dialetto romanesco. ER GUERIEROSe dava l’arie d’esse un gran guerieroe se vestiva come un condottiero.Annava in giro co’ scudo e corazzae se metteva in mostra nella piazza.“So’ n’omo de fero” diceva alla gentesi me menate io non sento gnente.Un carzolaro che stava in dispartetutto il giorno a riparà le scarpeje chiese na mano a batte n’chiodoche s’era incastrato dentro ‘no snodo.“Ce penso io morè” je disse er guerierolo fece mette da parte e prese er fero.Cor martello fece un movimento stranoe se diede ‘na mazzata sulla mano.Strillava come se l’avessero scannatotanto che arivò tutto er vicinato.“Guarda lì che gueriero de ricotta”disse ‘na vecchia tutta contorta.La piazza se sfollò tutta d’un botto.Restò er condottiero cor dito rotto. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Arcadia 95 Novembre 18, 2015 Segnalazione Share Novembre 18, 2015 Ciao Shawn, per me è un piacere essere il tuo primo commento qui nella sezione poesia! Il testo che proponi è estremamente interessante e nel significato e nel modo in cui è espresso (vernacolo). Ovviamente ricorda un po' Trilussa e un po' tutta la romanità, intrisa di questo sarcasmo che sempre più si avvicina a un vero e proprio sfottò. Nella tua poesia questo si percepisce molto bene, specialmente nell'ultima "quartina" dove la conclusione rispecchia in maniera efficace quella che è la tipica poesia romanesca. Mi piace molto, come già accennato, il tema alla base del tuo scritto il quale mi ha fatto pensare un paio di volte al "Miles gloriosus" di Plauto. Ho apprezzato come qui il fanfarone si "sbrodi" provando a fare qualcosa tipico di un mestiere o comunque di un lavoro: mi ha permesso di riflettere sul fatto che forse i veri guerrieri sono i lavoratori di tutti i giorni, perlomeno nel loro campo tuttavia non vorrei rischiare di mettere troppo "me" nella tua poesia. Passiamo alle note negative. Non so se già ci conosciamo... se così non fosse imparerai (anche a tue spese :P) che ho una fortissima propensione per la metrica e la musicalità in generale. Il tuo testo è chiaramente una poesia romanesca e quindi il tono canzonante è lecito tuttavia, a mio avviso, spesso si "scade" un po' troppo nella filastrocca e questo è dato senz'altro da due motivazioni: - rime baciate (invito spesso a usare la rima con estrema cautela) --> a tal proposito comunque mi piacciono le rime utilizzate, non sono scontate e sono state utilizzate bene (solo una cosa, un peccato: ricotta / contorta è un'assonanza) - versi troppo lunghi (in questo caso avrei usato dei senari) Ti ringrazio per aver scritto e spero di rileggerti presto. Un abbraccio Arcadia Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Marco Nuzzo 2 Febbraio 15, 2016 Segnalazione Share Febbraio 15, 2016 Mi accodo al commento di @Arcadia, sebbene non mi spiaccia, nel contesto, l'uso della rima baciata. È d'effetto. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
GianniC 18 Marzo 10, 2016 Segnalazione Share Marzo 10, 2016 On 18/11/2015 at 14:26, Arcadia dice: ...il tono canzonante è lecito tuttavia, a mio avviso, spesso si "scade" un po' troppo nella filastrocca e questo è dato senz'altro da due motivazioni: - rime baciate (invito spesso a usare la rima con estrema cautela)... Su questa cosa sono colto in fallo, perché anch'io uso quasi sempre rime baciate. Chi definisce cos'è poesia e cos'è filastrocca? Il semplice uso della rima baciata? No di certo, bensì l'argomento trattato. E anche se fosse una filastrocca? Sarebbe così grave? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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