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Vangelo di Luca BFV Piovasco pubblicato da: Passerino Editore (ed. a pagamento), La Bottega della Polvere (ed. libera) genere: storico, poesia, religioso. 68 pagine dal sito dell'autore: Vangelo di Luca BFV - PIOVASCO (weebly.com) da Kobo: Vangelo di Luca BFV eBook di Piovasco - EPUB | Rakuten Kobo Italia da amazon: Vangelo di Luca - BFV eBook : Piovasco: Amazon.it: Kindle Store Questa versione del vangelo di Luca nasce e si sviluppa con l’obiettivo di diffondere la buona notizia. In copertina trovate scritto BFV; è chiaramente un acronimo per il quale potete sceglierne liberamente il significato da attribuire, io consiglio “brindisi fazzu version” o “bibbia fu vitale” o “bibbia flilastroccata versatamente”, insomma “beh fate voi” secondo il vostro grado di spirito e di spiritualità, potete anche inventare altri significati da attribuire sempre nel rispetto e nei limiti forniti dall’educazione di cui siamo equipaggiati. Lungi da me il voler essere blasfemo o irriverente verso la sensibilità di ognuno, ma lungi da me anche i buontemponi, i perditempo, i bigotti e i sepolcri imbiancati. Auguro comunque a tutti una buona lettura e un fruttuoso incontro con Gesù il vivente, il rivoluzionario, la fonte di acqua viva. Piovasco nasce il 24.01.86 a Reggio Calabria che è la città in cui vive con la sua famiglia. Appassionato di esseri umani, dei loro visceri e dei loro pensieri, si guadagna da vivere come collaboratore clinico degli aggiusta ossa, sostiene di non essersi mai annoiato in vita sua, sonnecchia nel tempo libero. Scrittore per una naturale propensione a inventare storie assolutamente vere.
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- Titolo: Pandora - Autore: Daniele Marcone - Editore: Echos edizioni - Genere: Romanzo storico - N° di pagine: 168 - Link per l’acquisto/download: in arrivo - Trama: Alla fine del XVIII secolo, a Marsiglia, le divergenze ideologiche e caratteriali portano i fratelli Jean e Arthur de la Fère a separarsi, nel giorno in cui la Guardia Nazionale conquista i tre forti di Marsiglia, tra i quali il fort de François I, all’interno del quale si trova la chiesa di Notre-Dame-de-la-Garde, tanto cara ai fratelli. Per far fronte ai problemi economici della famiglia, Jean intraprende un viaggio in mare a bordo della nave negriera Pandora, ignaro della sorte toccata al fratello, che lo condurrà dapprima in Africa, dove troverà l’amore, e poi, dopo una sofferta traversata, a Saint-Domingue, nei giorni di ribellione degli schiavi. La speranza di Jean, degli schiavi e perfino degli antagonisti, ci condurrà fino a Parigi nei giorni della Rivoluzione.
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- Immagine di copertina - Titolo: Inno Cannibale - Autore: Andrea Zanotti - Editore: DZ Edizioni - Genere: weird western - N° di pagine: 300 - Link per l’acquisto/download: https://amzn.to/3iNJVgp - Preview online o scaricabile di minimo 10 pagine: https://www.amazon.it/gp/product/B096TRVSH5?ie=UTF8 - Trama: Black Mamba, donna-medicina a capo della tribù dei Senza-lingua, ha convocato il cerchio degli Elders, gli anziani capi di tutte le genti pellerossa. Nuovi alleati sono disposti ad aiutare le tribù contro i visi pallidi, è sufficiente unirle per innalzare l’inno cannibale. Poco conta se l’intero ordine del creato verrà sconvolto dal rito, dato che Black Mamba vuole risvegliare Yužáža, «Colui che sgozza gli Dei». Ma le grandi manovre dei selvaggi non passano inosservate al colonnello Souther, gerente della Clinica psichiatrica federale nr. 51. Sta a lui risolvere il problema dei «musi rossi». Ma chi spedire in Sierra Nevada, nel covo della sciamana? La scelta cade su Marc Trementina De La Cruz, il suo compare Jo Occhiomoscio e il resto della loro improbabile banda di antieroi. Solo serpi di quella risma potranno resistere a ciò che li attende in quelle lande infestate: Wendigo, Skinwalker, Si-Te-Caha e tutte le leggende da incubo dei nativi, riportate in vita dalle malie di Black Mamba.
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IL SEGRETO DI SIBRIUM Alessandro Cuccuru (Note Biografiche) Aporema Edizioni ISBN versione cartacea 9788832144284 ISBN versione ebook 9788832144383 Romanzo d'avventura con ambientazione storica alto medioevale Pagine 452 Link Acquisto: Versione Cartacea - Sito dell'editore - Amazon Versione ebook - Kindle - Epub Anteprima disponibile, cliccando su Kindle TRAMA Nel 773 d.C., dopo secoli di rapporti contrastati, tra Longobardi e Franchi è giunta l’ora della resa dei conti: re Desiderio e il figlio Adelchi si trovano a fronteggiare l’astro nascente di Carlo, chiamato in Italia da Papa Adriano a difendere i territori della Chiesa. Dopo il fallimento della diplomazia, e prima che la parola passi alle armi, è il tempo degli intrighi e delle spie. Liutgardo, il giovane gastaldo di Sibrium, è incaricato di compiere una delicata missione, che lo porterà lontano dalla sua fortezza, all’interno della quale si cela un segreto, in grado di stravolgere la sua vita e forse le sorti della guerra. L’odio, il rancore e il desiderio di vendetta, retaggio di popoli da poco usciti da una lunga barbarie, si mescolano a intensi sentimenti d’amicizia, d’amore, di fedeltà e di senso dell’onore, sullo sfondo dell’angosciosa attesa di uno scontro finale.
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Voglio votare anch'io! Storia di una suffragetta
Nom de Plume ha pubblicato una discussione in In Vetrina
Voglio votare anch'io! Storia di una suffragetta Valentina Cavallaro Il Battello a Vapore Romanzo per bambini 191 pagine Link per l'acquisto Trama: Sally è orfana e vive con la dispotica zia Frances: lavora in fabbrica e deve consegnarle la paga ogni settimana. Un giorno lo strillone Oliver le ruba il borsellino. Quella che parte come una terribile sventura metterà in atto una catena di eventi che porterà Sally all'emancipazione: imparerà a leggere, lotterà per i propri diritti, fino a unirsi al movimento delle suffragette. Età di lettura: da 9 anni.-
- per bambini
- storico
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GENS VAGA Quando Cimbri e Teutoni fecero tremare Roma Aporema Edizioni Saggio storico divulgativo 190 pagine Acquisto Cartaceo: GENS VAGA - Luigi Mattioli (aporema.eu)- Link Amazon Acquisto Ebook: Kindle Store “Gens Vaga” è la suggestiva descrizione che Tito Livio, con solo due parole, fece dei Cimbri, popolo errabondo e avvolto nelle nebbie indefinite della leggenda. Cimbri e Teutoni, forse a causa di una serie di catastrofi naturali e comunque spinti dal desiderio di raggiungere una nuova “terra promessa”, partono dallo Jutland intorno al 120 avanti Cristo. Discendono il corso dell’Elba, sono respinti dai Celti Boi, e nell’anno 113 vengono a contatto con i Romani, nell’attuale Austria. È l’inizio di una scorribanda che sconvolgerà l’Europa intera, fino a minacciare la potenza capitolina. Non possiamo sapere cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto Gaio Mario, homo novus, a prendere in mano le redini dell’esercito romano. Resta il fatto che la guerra cimbrica è uno dei conflitti più pericolosi, e inspiegabilmente meno trattati, di tutta la storia di Roma. Le parole dei grandi storici, da Plutarco a Mommsen, da Livio a Valgiglio, conferiscono a questa vicenda una connotazione epica, romantica, indimenticabile. È una storia che non si può ridurre a quel breve cenno che compare sui libri di scuola, perché grandi sono i suoi protagonisti. Parva nunc civitas, sed gloria ingens, ci ricorda Tacito. Un popolo ora insignificante, ma ricco di gloria. Luigi Mattioli su facebook
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ACERO e ACCIAIO autore: Paolo Santaniello) editore: Aporema Edizioni Romanzo storico, 300 pagine. Anno 1888. Tra la Francia della Belle Époque e la Londra vittoriana, s’intersecano le vicende di sette personaggi, all’inseguimento di un violino Stradivari: un geniale ma squattrinato pittore che sogna i tropici, un collezionista idealista che vuole a tutti i costi riscattare la memoria del maestro, un’eterogenea banda di delinquenti improvvisati che tenta il colpo della vita, un giovane poliziotto di Scotland Yard dal fiuto eccezionale, un eccentrico aristocratico con la passione per gli enigmi investigativi e la nipote, adolescente ribelle. Le loro storie ruotano intorno alla ricerca del leggendario violino, detto "Il Messia", che sembra avere la maledizione di sfuggire sempre a chi più lo desidera. link di acquisto #aceroeacciaio link amazon https://www.amazon.it/Acero-acciaio-Paolo-Santaniello/dp/8832144662 link pagina autore con estratti e contenuti https://www.facebook.com/Scrittosauro
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SIBRIUM Alessandro Cuccuru Aporema Edizioni Romanzo Ambientazione Storica 500 pagine ISBN versione cartacea 9788894218213 ISBN versione ebook 9788832144031 Acquisto Cartaceo: Sito Editore - Amazon Acquisto Ebook: Kindle - Epub N.B. Le recensioni sono disponibili soprattutto nella versione Ebook QUARTA DI COPERTINA Al tramonto del medioevo diverrà un importante castello, oggetto delle dispute tra le prime signorie di Milano, ma nell'ottobre del 476 Sibrium è solo uno sperduto avamposto del decaduto impero romano d'Occidente, ai limiti settentrionali della pianura lombarda. Le vicende del comandante della locale guarnigione, Marco Terenzio Ambusto, si intrecciano con quelle dei suoi soldati, delle persone a lui care e di tutti gli abitanti del circondario, che confidano nel valoroso ufficiale, per essere guidati e protetti in un periodo di angosciante incertezza sul futuro. A reclamare un terzo delle terre coltivabili, si attende l'arrivo degli uomini del nuovo padrone d'Italia e nuovo re dei Germani, Odoacre, guidati da suo nipote, Edecon, un barbaro cresciuto come ostaggio alla corte di Costantinopoli. Su tutti incombe la minaccia di altri barbari, i Burgundi, che spinti dalla fame e dalle carestie, oltre che dall'avidità, potrebbero presto affacciarsi al di qua delle Alpi. Uno scenario in apparenza lontano dalle vicissitudini più famose di quel periodo, senza grandi sconvolgimenti o sanguinose battaglie campali, ma non per questo meno ricco di umanità e di pathos. Diplomazia, astuzia e lotta per il potere, si alternano a intrighi e tradimenti, sullo sfondo di amori contrastati, dove la maggior parte dei protagonisti pare del tutto inconsapevole di vivere la fine di un vecchio mondo e la nascita di uno nuovo. NOTE BIOGRAFICHE Anteprima disponibile nella versione Ebook in tutti gli store on line
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CHI DI ASSENSO FERISCE... Curtea de Arges, 1463 "Che entri il prigioniero". Il portone della sala delle condanne si aprì, per far entrare un omuncolo macilento ma dallo sguardo vispo, che subito si inchinò servile all'uomo sullo scranno. Vlad III Dracul non era certo un tipo che amava essere contraddetto, e proprio per questo si era circondato di un contorno di consiglieri assolutamente incapaci di esprimere un'opinione che non fosse di assenso. Erano quattro, ma talmente anonimi che il sovrano non si era neanche impegnato ad imparare i loro nomi, e li chiamava solamente per numero. La guardia stava procedendo alla lettura delle colpe del prigioniero, quando Vlad la interruppe, annoiato. "Impalatelo". Subito il suo contorno si profuse in esclamazioni di approvazione. "Ottimo verdetto, sovrano" annuì Uno. "Un classico, oserei dire" ribadì Due. "Non passa mai di moda" convenne Tre. "Ed è anche decorativo" aggiunse Quattro, indicando la collina fuori dalla reggia, su cui spiccavano i pali dei malcapitati di turno. Vlad III annuì soddisfatto, lisciandosi i baffetti. "Ottimo, passiamo al prossimo." Il prigioniero si slanciò in avanti. "Un attimo, mio Signore!" esclamò, mentre già le guardie lo tiravano indietro. Il sovrano inarcò un sopracciglio. "Osi contraddirmi?" "Mai, mio sire..." si affrettò a negare l'ometto, mellifluo "Anzi, se posso dire trovo l'impalamento un'ottima scelta. Tuttavia... mi sembra forse un po' scontata. Voi non credete?" aggiunse, rivolto ai consiglieri. E quelli, per abitudine, non poterono che assentire. "In effetti, mio signore, non ha tutti i torti." "La sentenza rischia di essere un po' ripetitiva..." "Dicono che il boia si sia persino annoiato." "E stanno finendo gli spazi sulla collina!" Vlad, pensieroso, si accarezzò il volto. "E dunque... cosa suggerireste? Una bella decapitazione?" "Magnifico!" esultò Uno. "Di gran classe, nobile." "Una condanna esemplare". "E di grande effetto sul pubblico!" "Bene!" annuì il sovrano "Allora è deciso: decapitazione" Il prigioniero tuttavia appariva ancora esitante. "Certo, la decapitazione è una soluzione interessante, però..." "Però?" lo incalzò il sovrano, spazientito. "Un po' troppo comoda. Indolore. Voi che dite?" si rivolse ai consiglieri, che come da copione, furono d'accordo. "In effetti, mio signore, il supplizio sarebbe pressoché inesistente". "La vostra regale persona potrebbe uscirne sminuita". "Il consulente d'immagine reale dice che la vostra crudeltà è in calo..." "E dovremmo rifare tutto il merchandising sulla tortura!" Vlad III sbuffò, annuendo. "E va bene, va bene... allora, sarà accecato e seppellito vivo. Come il mio povero fratello..." aggiunse, con una vena di malinconia. Il contorno proruppe in esclamazioni commosse. "Che pensiero carino, mio Sire!" pianse Uno. "Che fratello sensibile!" convenne Due. "Un gran sentimentale" annuì Tre. "Nonostante l'infanzia così difficile!" aggiunse Quattro. L'ordine stava per essere emanato all'unanimità, quando Vlad si accorse che il prigioniero non era ancora convinto. "Che altro c'è?" "No, no, nulla, mio sovrano. Una scelta commovente e nostalgica. Ma mi chiedevo...non crede forse che sia troppo, per un umile servo come me? Morire della stessa morte del vostro illustre fratello? I vostri consiglieri cosa ne pensano?" Tutti rimasero molto colpiti. "In effetti, è un onore non indifferente". "La morte di un principe a un semplice popolano!" "E se poi i condannati si montassero la testa?" "Ognuno a scegliere la morte del regnante preferito". Vlad III strinse i pugni, al limite della sopportazione. "E va bene. Va bene. Accontoniamo anche questa. Allora potrei..." ripensò alle sue imprese passate, in cerca di ispirazione "...inchiodarti un turbante alla testa, come feci con quei turchi irrispettosi? Ma no, non ne indossi uno. Allora... potrei bruciarti vivo, sì! Come agli ottomani del basso Danubio!" "Un revival! Magnifico!" esultò Uno. "Esotico e al tempo stesso collaudato". "Di facile realizzazione, anche." "E nessun problema di spazio" aggiunse Quattro. "Allora? Stavolta che hai da dire?" Vlad guardò trionfante il suo oppositore. "Una splendida idea, mio sire, devo darvene atto." annuì il prigioniero, ossequioso "Anche se..." "Cosa!" sbottò il sovrano, furente "Anche se, cosa! E l'impalamento è banale, la decapitazione troppo bonton, la condanna di mio fratello troppo onorevole...cos'hai contro un bel rogo? Eh?" "Ma nulla, mio sire, nulla...solamente... un fuoco, in questa stagione? Dovreste rinunciare al piacere di assistervi, per il gran caldo. E che gusto c'è in una condanna, se non la si può fruire in prima persona? Non siete d'accordo con me?" aggiunse, rivolto ai quattro. "In effetti, potreste sudare!" "E lo sapete, se vi si gela addosso rischiate il raffreddore". "Sarebbe così spiacevole non poter assistere..." "E le esecuzioni sono il vostro hobby preferito!" Il sovrano scattò in piedi, furioso, sul punto di scoppiare. A che scopo crearsi un contorno di consiglieri, se poi ci si bloccava su una soluzione così semplice? Fu a questo punto che il prigioniero prese la parola, e diede a Vlad la soluzione perfetta. Alla fine, infatti, furono applicate tutte le condanne. In particolare, Uno venne impalato, Due decapitato, Tre seppellito vivo e Quattro bruciato. Il tutto su suggerimento del prigioniero che, apprezzato dal sovrano per le sue obiezioni, divenne il nuovo consigliere di corte.
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Il grido della natura.doc
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Forse la mia serie tv preferita in assoluto è Vikings. Ok, ok. Ci sono i manzi. Ci sono le fighe stratosferiche. Io ne sono felice e non mi copro certo gli occhi di fronte a un Rollo qualsiasi. Ma c'è un sacco di più. La storia è presto detta: ottavo secolo d.C. Ragnar Lothbrok è un contadino in quel di Kattegat, in Svezia, e fa carriera. Un sacco di carriera. Il tutto a suon di raid, navi, accette e aquile di sangue. La trama è semplice ma ha un punto fortissimo: i personaggi. Sono più le loro vicende personali, la crescita, i tormenti di ciascuno di essi (seriamente, non c'è un singolo personaggio banale o scontato) a tenere incollati allo schermo. E poi Vikings è bella. Semplicemente bella, con panorami mozzafiato, una regia accuratissima, da produzione di ben altro livello. Le musiche sono un capolavoro e la semplice colonna sonora merita una visione. Non è perfetta, come serie. Non è osannata come Breaking Bad né ha il fandom sfegatato di GoT (*digrigna i denti). Però è fatta con cura, non si prende troppo sul serio ed è davvero divertente. E poi oh, ci sono i manzi. Tanti manzi.
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Ricardo y Carolina Laura Costantini e Loredana Falcone goWare Romance storico 490 pagine http://www.goware-apps.com/ricardo-y-carolina-laura-costantini-e-loredana-falcone/ Attualmente in prenotazione fino al 5 ottobre - non disponibile ancora il preview Abbandonare l’Italia e un pretendente in grado di garantirle un futuro nell’aristocrazia della Milano del XIX secolo. Questa è la scelta di Carolina. Rifiutare le convenzioni, inseguire la libertà. Anche di raccontare il mondo sulle pagine di un giornale. Per se stessa e per il Messico di Benito Juárez affronta l’oceano, le diffidenze, i nobili bigotti e reazionari, la monarchia asburgica, la tirannia francese. Per sentirsi parte della lotta dell’uomo che ha scelto di avere accanto, rinuncia a gioielli e crinoline e veste i cenci della revolución. Carolina è figlia del Risorgimento, decisa a rischiare vita e onore in nome di un’idea di emancipazione che precorre i tempi. Ha dalla sua la forza della verità e dell’amore. Per la libertà. E per l’unico uomo che è riuscito a rubarle il cuore.