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Nome: Triskell Sito: https://www.triskelledizioni.it/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/TriskellEdizioni Instagram: https://www.instagram.com/triskelledizioni/ Generi pubblicati: Romance, LGBTQ, mainstream, thriller e horror Pubblicazione: cartacea e digitale Email: [email protected] Distribuzione: Messaggerie Modalità di invio manoscritti e tempistiche di attesa: Numero di titoli pubblicati all'anno: circa 100 Descrizione: Triskell edizioni nasce nel febbraio 2013 e si presenta al pubblico come editore digitale NoEAP. Ce la segnala una loro lettrice soddisfatta, Giuliana Maria Dea, che dice:
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Nome: Acheron books Sito web: https://www.acheron.it/ Generi pubblicati: fantasy, fantascienza, horror e loro declinazioni in ambientazione italiana Indirizzo: via Guido d'Arezzo 15 - 20145 Milano Distribuzione: Messaggerie Libri Modalità di invio dei manoscritti: trovate tutte le info per proporsi qui: https://www.acheron.it/submission-contatti/ Le richieste relative agli inediti sono molto specifiche: Da notare bene: Numero di titoli pubblicati all'anno: 10-20 Descrizione: Acheron books è un editore indie specializzatoin narrativa fantasy ad ambientazione italiana, pubblicata in italiano e in inglese. Abbiamo a catalogo alcuni fra i più apprezzati scrittori italiani di Fantastico, e le nostre copertine sono disegnate dai più talentuosi artisti e fumettisti italiani. Il nostro slogan italiano è "Il fantastico italiano si chiama Acheron Books".
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Nome editore: WritersEditor Sito web: https://gruppowriterseditor.it/ Generi pubblicati: Collane Narrativa, Poesia, Thriller, Romance, Avventura, Drammatico, Romanzo storico, Horror, Fantasy, poliziesco, Gialli, Favola, Storico, Racconti, Sociale, Psicologico Indirizzo fisico: Via Tornareccio - 00132 Castelverde (Rm) Distribuzione: Libro Co. Italia srl Modalità di invio manoscritti: https://gruppowriterseditor.it/invia-il-tuo-inedito/ Breve presentazione della casa editrice: https://gruppowriterseditor.it/chi-siamo/ Eventuale parere personale: ho parlato al telefono con l'editore, mi è parso giovane (40 circa) ed esperto (non solo di editoria)
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Nome editore: Dark Abyss Edizioni Sito web: Casa Editrice | Dark Abyss Edizioni (darkabyss-edizioni.com) Generi pubblicati: Fantasy, Thriller, Weird, Horror, Narrativa Indirizzo fisico: Distribuzione: Libro Co. Modalità di invio manoscritti: tramite indirizzo e-mail (info qui) Numero di titoli pubblicati all'anno: 22 Breve presentazione della casa editrice: Casa editrice non a pagamento. Dalla sezione "chi siamo" della CE: "Autori come corvi, chiamati a condividere il volo dello stormo capitanato da Emanuela Angela Imineo, decisa a sbaragliare regole e prassi editoriali consolidate. Via le tendenze letterarie e i diktat di mercato, quindi. Spazio alla diversità, al bisogno di essere unici, di accettarsi, di attraversare il buio della paura e della solitudine per raggiungere la luce in fondo al tunnel. Tutto questo è Dark Abyss Edizioni, la casa editrice che ha scelto di dedicare le proprie collane letterarie a donne ingiustamente condannate al rogo perché diverse, perché considerate streghe." Eventuale parere personale: la mia esperienza da autore con questa casa editrice è estremamente positiva. Ho pubblicato un romanzo con loro soltanto pochi giorni fa, ma mi hanno incluso all'interno della loro realtà dal momento in cui ho firmato il contratto. Sono stato seguito e incluso in tutte le fasi della pubblicazione (dall'editing alla creazione della copertina). Sono attivissimi sia sui social (in particolare Instagram) che alle fiere. Partecipano sia a fiere più grandi e di settore (a fine mese saranno - saremo - al Romics), che a festival esoterici. Inoltre, cercano di creare un clima famigliare tra gli autori, spinti a spronarsi e ad aiutarsi a vicenda.
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Nome: Onirica edizioni Sito web: https://www.oniricaedizioni.it/ Generi pubblicati: fantasy e fantascienza, distopico, thriller, noir, horror Indirizzo: Strada consorziale salada 20, 17021 - Alassio (SV) Distribuzione: Libro Co. Italia Modalità di invio dei manoscritti: inviare testo, sinossi e nota biografica a [email protected] Numero di titoli pubblicati all'anno: meno di 5
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Ciao a tutti! Inserisco un'altra casa editrice di cui ho letto qualche libro e che so essere free. Testi validi, presenti al Salone del Libro di Torino e ad altre fiere; pubblicano molti esordienti. Nome: EKT- Edikit Sito: https://www.edikit.it/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/EKTedikit/ Instagram: https://www.instagram.com/ektedikit/ Generi pubblicati: narrativa e edizioni musicali Pubblicazione: cartacea e digitale Contatti: https://www.edikit.it/contatti/ - [email protected] Distribuzione: Principali e-book store e Amazon per il cartaceo Modalità di invio manoscritti e tempistiche di attesa: tempistiche tra i 2 e i 4 mesi. Per mandare il tuo MANOSCRITTO alla nostra redazione, spediscilo a [email protected], accompagnato dalla sinossi e dai tuoi dati personali. Numero di titoli pubblicati all'anno: 15-30 Descrizione: Nata da un'esperienza decennale nel campo dell'editoria musicale, è una casa editrice NoEAP bresciana e ha posto, fin da principio, particolare attenzione agli autori esordienti. Propone collane di narrativa di ogni genere, dalla generalistica alla fantastica.
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· Nome editore: La ruota edizioni · Sito web: https://www.laruotaedizioni.it/ · Generi pubblicati: Romanzi noir, gialli, horror, raccolte di racconti, fantasy, testi per bambini. · Indirizzo fisico: Via Montevideo, 22 - Roma · Distribuzione: Libro Co. Italia · Modalità di invio manoscritti e tempi d'attesa: [email protected] - 4-5 mesi Numero di titoli pubblicati all'anno: 15-25 · Una breve presentazione della casa editrice: https://www.laruotaedizioni.it/casa-editrice/
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- giallo e thriller
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Nome: Saga edizioni Sito web: https://www.saga-edizioni.com/ Generi pubblicati: fantasy, gialli e noir, horror, fantascienza, weird, romance, narrativa Indirizzo: dato non disponibile Distribuzione: Libri Diffusi, Fastbook Modalità di invio dei manoscritti: https://www.saga-edizioni.com/contatti in questa pagina specificano i generi che stanno cercando attualmente perché hanno da poco ampliato il loro catalogo, per tutti gli altri generi sono pieni fino al 2027. Numero di titoli pubblicati all'anno: in crescita, 34 nel 2022
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- fantascienza
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Nome: Words edizioni Sito web: https://www.wordsedizioni.it/ Generi pubblicati: romance storico e contemporaneo, chick lit, young adult, epic fantasy, dark fantasy, fantasy romance, narrativa, romanzo storico, gialli e thriller, horror. Indirizzo fisico: via Roma 155, 85044 - Albanella (SA) Distribuzione: dato non disponibile Modalità di invio dei manoscritti e tempi di attesa: [email protected] - Le valutazioni al momento sono chiuse. Numero di titoli pubblicati all'anno: 10-20 Descrizione: Words edizioni è una casa editrice che pubblica libri di diversi generi: romance, fantasy, thriller, narrativa, storici, libri per ragazzi. E lo fa nel modo più semplice possibile: dando nuova importanza alla Parola, strumento che lega ogni libro al suo lettore, attraverso un lavoro accurato e di qualità sui testi e le immagini.
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- fantasy e fantastico
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Salve a tutti! Segnalo questa CE free di cui ho letto qualche libro e di cui conosco diversi autori. Testi molto validi, promozione media. Segnalo solo che non considerano libri "veri" quelli pubblicati in self, cosa che considero un po' triste nel 2021. Ci sarà a breve una finestra per inviare i manoscritti Buona giornata Nome: Nero Press Edizioni Sito: http://neropress.it/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/neropress.edizioni/ Instagram: https://www.instagram.com/nero_press_edizioni Generi pubblicati: narrativa gialla, noir, thriller, horror, urban fantasy, dark fantasy, gotico, weird, steampunk, cyberpunk, techno fantasy; saggistica riferita agli stessi generi, a criminologia e cinema. Pubblicazione: cartacea e digitale Email: [email protected] Distribuzione: Libri. Co Modalità di invio manoscritti e tempistiche di attesa: http://neropress.it/invio-manoscritti Numero di titoli pubblicati all'anno: meno di 10 INVIO MANOSCRITTI: BLACK WINDOW Cos’è una Black Window? Semplice: si tratta di una “finestra Nero Press” grazie a cui, periodicamente, sarà possibile per gli autori inviare il proprio manoscritto. Verranno presi in considerazione e valutati soltanto i testi arrivati alla redazione nelle 48 ore indicate (vedi immagine a fianco). I testi inviati al di fuori delle 48 ore non verranno letti. Di seguito le nuove modalità di invio: MANOSCRITTO Il manoscritto va inviato per intero a [email protected] in uno qualsiasi dei seguenti formati: doc, docx, rtf, odt (i manoscritti pervenuti in formato pdf saranno cestinati) Lunghezza: testi con numero di battute compreso tra 250mila e 500mila saranno valutati sia per la pubblicazione cartacea sia per quella digitale; testi con battute comprese tra le 60mila e le 250mila verranno valutati esclusivamente per la sola pubblicazione in digitale; testi con battute superiori a 500mila verranno valutati solo in casi eccezionali, a discrezione della direzione editoriale. Formattazione del testo: i dialoghi devono essere inseriti tra caporali (no trattini e virgolette alte) e devono essere presenti i numeri di pagina. Per qualsiasi altro dubbio si suggerisce di verificare sulle nostre pubblicazioni per quanto riguarda i criteri di gestione dei dialoghi, dei paragrafi e della punteggiatura. Ambientazione: la redazione leggerà con maggiore interesse le storie di ambientazione italiana (leggasi: non inviateci le solite “americanate” soprattutto se non avete mai vissuto negli Stati Uniti). Generi ammessi: narrativa gialla, noir, thriller, horror, urban fantasy, dark fantasy, gotico, weird, steampunk, cyberpunk, techno fantasy; saggistica riferita agli stessi generi, a criminologia e cinema. Quantità: ogni autore può inviare un solo romanzo per ogni Black Window aperta. Non si accettano: raccolte di racconti, sillogi poetiche, illustrati per bambini, fumetti e graphic novel (la collana Indaco è sospesa). BIOGRAFIA Dovrà essere allegata una biografia di non più di 600 battute contenente le principali pubblicazioni e partecipazioni a concorsi. Nella stessa non vanno riportate le pubblicazioni a pagamento (no EAP), né le autopubblicazioni (no self). SINOSSI Il manoscritto dev’essere accompagnato da una sinossi di non oltre 2500 battute. All’interno dovete narrare i fatti salienti, senza perdervi in parabole linguistiche o puntini di sospensione. Non ci interessa che lasciate in sospeso la trama per la presenza, nel manoscritto, di un finale a sorpresa. Se c’è un colpo di scena, dovete specificare in modo esplicito di che si tratta. TARGET Ci aspettiamo che spendiate due righe, in calce alla sinossi, (diciamo 200 battute) per spiegarci qual è il vostro target di lettori e perché. OGGETTO DELLA MAIL Come oggetto della mail dovete indicare la dicitura titolo dell’opera – genere (per es. La caduta degli Dei – Thriller). Se ritenete che un genere non basti a qualificare l’opera potete inserirne un secondo (es. La caduta degli Dei – Thriller cyberpunk). CORPO DELLA MAIL Nel corpo della mail inserite i vostri dati personali (nome, cognome, residenza e recapiti mail e telefonici), il titolo e il numero di battute dell’opera (spazi inclusi), e un Pitch, ossia una breve frase d’impatto che, in massimo 20 parole, descriva la vostra opera. Se un’opera è stata depositata alla SIAE, deve esserne data comunicazione nel corpo della mail. Questo nuovo sistema di valutazione ci consentirà di avere tempi di risposta più brevi. A discrezione della redazione potranno essere proposti contratti per la pubblicazione in cartaceo o per il digitale in base alla qualità dell’opera e alle esigenze di catalogo. Se, all’apertura della successiva Black Window non avete ricevuto risposta, significa che il vostro manoscritto è stato scartato. Non è possibile reinviare un manoscritto già scartato.
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- fantasy e fantastico
- giallo e thriller
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Ciao a tutti. Per la mia prossima lettura mi piacerebbe leggere qualche bel romanzo gotico scritto in epoca contemporanea. No Shelley, Poe, Stoker, Jackson, per intenderci. Ho già letto la produzione di Anne Rice, ma adesso cerco qualcos'altro. Confido in voi!
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- fantasy
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Titolo: Vladek e Castel Zann Autore: Chiara Ba Editore: WriteUp Edizioni Genere: Horror umoristico, teoricamente per ragazzi, in realtà anche per adulti che desiderino una lettura leggera Pagine: 340 (sì, succedono parecchie cose) Link per acquisto: https://www.amazon.it/Vladek-Castel-Zann-Chiara-Ba/dp/8885629628 Preview online: https://www.amazon.it/Vladek-Castel-Zann-Chiara-Ba/dp/8885629628?asin=B091DP4JC6&revisionId=59a268ee&format=1&depth=1 Trama: Londra, 1895. Assieme alla sorella e ai cugini, il giovane Terence eredita la comproprietà di un castello nei lontani Carpazi. I giovani decidono di recarsi sul luogo per prendere visione della loro eredità, e a loro si unisce, assolutamente non voluta, Tabitha, l'insopportabile e ingombrante (in tutti i sensi) fidanzata di Terence. Dopo un viaggio non proprio agevole tra lupi affamati e piogge continue, l'amara scoperta: il castello è abitato da vampiri, tra cui nientemeno che il famigerato Vladek, detto l'Estirpaunghie. Oltretutto, tra streghe, stregoni e cameriere orrende, neppure la servitù appare proprio umana. Come non bastasse, piombano due vampirologi armati di aglio e paletti di frassino, decisi a sterminare i mostri. Già, ma... siamo sicuri che siano proprio i vampiri, i veri mostri? Hmmm... Una storia molto Famiglia Addams e praticamente nulla Twilight.
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Titolo: Febbre verde Autore: Emma Berenyi (Alessandro Borri & Valentina Graziani) Editore: self Genere: gotico, horror N° di pagine: 318 cartaceo flessibile Link per l’acquisto/download: https://www.amazon.it/Febbre-Verde-Emma-Berenyi/dp/B0B2TW9JJ6/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1654496480&sr=8-1 Preview online: clicca qui Trama: Inizia con un fulmine, finisce con un urlo. È un gotico (post)rurale ambientato in un immaginario paese pre-appenninico, stretto tra monti selvaggi e vallate interessate dalla speculazione edilizia, ai giorni nostri, o quasi. Al centro un quartetto di personaggi “stranieri” che arrivano per varie strade, con diverse motivazioni, dall’esterno, dal mondo “di fuori”: come un reagente chimico il luogo, umida singolarità incrostata di male, agisce su di loro, e viceversa. Tre (Susanna, Dominik, Elena) sono dotati di poteri fuori dall’ordinario; uno (Diana) nella sua contrastante “normalità” si propone come segreto ordinatore strutturale dell’opera (sua è l’eclettica playlist che fornisce i titoli a parti e capitoli). Intorno a loro si muove la varia umanità del paese: vediamo come le dinamiche quotidiane degli indigeni vengono travolte dalla follia che pare impossessarsi della Rocca nella sua totalità. E soprattutto, anche la flora, la fauna, le pietre stesse vivono le loro vicende, intorno al centro gravitazionale della zona medievale. Quarta di copertina:
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· Nome editore: Watson Edizioni · Sito web: https://watsonedizioni.it/ · Generi pubblicati: dal fantasy alla fantascienza, dai libri per ragazzi ai romanzi di formazione, gialli, thriller, horror e molto altro. · Indirizzo fisico: Via Umberto Grosso, 14 - Roma · Distribuzione: DirectBook · Modalità di invio manoscritti: [email protected] Numero di titoli pubblicati all'anno: 10-30, in crescita · Una breve presentazione della casa editrice: https://watsonedizioni.it/chi-siamo/
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- fantascienza
- fantasy e fantastico
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Nome: Il castello editore Sito web: http://www.ilcastelloeditore.it/ Generi pubblicati: libri sul giardinaggio e sulle varie attività artistiche, salute e benessere, libri per l'infanzia, libri-gioco, libri illustrati, fantasy, horror, didattica linguistica Indirizzo: VIA MILANO 73/75 – 20010 CORNAREDO (MI) Distribuzione: A.L.I + distributori regionali Modalità di invio manoscritti: https://www.ilcastelloeditore.it/pagina.php?id=25&dsc=contattaci Numero di titoli pubblicati all'anno: 60-75
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- arte
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Nome: La strada per Babilonia Sito: http://www.babiloniaedizioni.com/ Generi pubblicati: Narrativa in generale; Storico; collana giovani scrittori; collana ragazzi; libri di cucina (quelli che non si limitano solo alle ricette); rosa; gotico; horror. Pubblicazione: cartaceo e digitale Email: [email protected] Distribuzione: Libri diffusi, Euroservizi, MacroCampania Modalità di invio manoscritti: Inviare in formato word a: [email protected]. Allegare sinossi e biografia dell'autore in file separati. Numero di titoli pubblicati all'anno: 5-10
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- per ragazzə
- horror
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Ciao a tutti! Apro un'altra discussione per segnalare una CE free molto attiva sui social, alle fiere e di cui conosco diversi autori. Come sempre, la mia esperienza è quella di lettrice: genere fantasy/horror/avventura, talvolta romantico (al momento però non lo accettano), gialli; cover estremamente curate e suggestive. Io la conosco dal gruppo Facebook Scrittori e Lettori Fantasy, quindi, per forza di cose, conosco principalmente le loro pubblicazioni fantasy/horror. Segnalo che so che accettano anche testi precedentemente pubblicati in self, segno che puntano a vendere a lettori veri e non amici/parenti degli autori. So che accettano manoscritti in valutazione solo in determinati periodi dell'anno; quest'anno, invece, visto che non apriranno una "finestra invii" si può partecipare al loro premio letterario. Sulla Distribuzione non ero troppo sicura, perché sul sito non c'era scritto... spero di aver messo tutte le informazioni corrette. Nome: DZ Edizioni Sito: https://www.dark-zone.it Pagina Facebook: https://www.facebook.com/darkzonepage/ Instagram: https://www.instagram.com/darkzone0 Generi pubblicati: fantasy a 360 gradi, narrativa romance, gialli, thriller, horror per adulti e ragazzi Pubblicazione: cartacea e digitale Email: [email protected] Distribuzione: Libro.Co di Firenze (accordo con Mondadori per distribuzione sul sito Mondadori Book); accordo con Star Shop per fumetti e albi illustrati (non sono sicurissima però) Modalità di invio manoscritti e tempistiche di attesa: (bisogna aspettare che si apra una "finestra" nella quale inviare i testi, segnalata su sito e social) https://www.dark-zone.it/invio-manoscritti/ LE SELEZIONI DEI MANOSCRITTI SONO CHIUSE La Dark Zone pubblica fantasy a 360 gradi, narrativa romance, gialli, thriller, horror per adulti e ragazzi. Prendiamo in considerazione trame originali, intrecci accattivanti. Accettiamo solo manoscritti liberi da ogni forma contrattuale e non prendiamo in considerazione saghe legate in qualche maniera da contratto editoriale con altri editori. (ES. non accettiamo saghe se il primo volume è sotto contratto con terzi) ATTENZIONE, non accettiamo manoscritti di genere Romance al momento! COME PROCEDERE: *Inviare manoscritti completi in formato digitale (Word). *Allegare sempre contatti autore, sinossi, biografia e scheda progetto (Word). *Specificare il genere di appartenenza dell’Opera nell’oggetto mail. Qualsiasi sia l’esito della valutazione, provvederemo a rispondere via email allegando una scheda tecnica. Il tempo massimo di attesa previsto per la risposta è di 6/8 mesi. Le proposte che non rispettano le norme di invio verranno cestinate. Invia il tuo manoscritto a [email protected] LA SELEZIONE DEI MANOSCRITTI È CHIUSA Non verrano valutate Opere. ATTENZIONE, valutiamo dello stesso autore una sola opera alla volta! A PRESTO E IN BOCCA AL LUPO! Numero di titoli pubblicati all'anno: 20-30 Descrizione: Nata come associazione culturale nel 2016, col nome Dark Zone, la DZ Edizioni ha impiegato appena un anno, sospinta dall'affetto e dalla passione di migliaia di lettori , per tramutarsi a tutti gli effetti in casa editrice, capace di fare della qualità dei suoi testi un innegabile marchio di fabbrica, riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori. Nel 2018 nasce anche la DZ Comics, collana di fumetti, libri illustrati a tema fantastico, goth e horror.
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- per ragazzə
- fantasy e fantastico
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Anabasi Project - Il lato oscuro del Metaverso
Corvorosso ha pubblicato una discussione in In Vetrina
- Titolo: Anabasi Project - Il lato oscuro del Metaverso - Autore: Andrea Zanottiù - Editore: Pubblicazione Indipendente - Genere: distopico, fantascienza - N° di pagine: 340 - Link per l’acquisto/download: https://www.amazon.it/gp/product/B0BG7S1DDQ/ref=dbs_a_def_rwt_bibl_vppi_i1?&_encoding=UTF8&tag=wwwscrittorin-21&linkCode=ur2&linkId=49cdce6439500894bb9b917a0202ef71&camp=3414&creative=21718 - Preview online o scaricabile di minimo 10 pagine: https://www.amazon.it/Anabasi-Project-lato-oscuro-metaverso-ebook/dp/B0BG7S1DDQ/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=28WGRRGD2GJVG&keywords=anabasi+project&qid=1665575126&s=books&sprefix=anabasi+projet%2Cstripbooks%2C80&sr=1-1 - Trama: Anabasi Project è un potente gioco, una realtà virtuale che va oltre i confini dell’umano, regalando il Paradiso ai vincitori e condannando i perdenti all’Inferno. Chi è coinvolto in questa sfida metterà in palio la sua stessa anima e andrà incontro a una spietata realtà. - Immagine di copertina:-
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Suvvia, non vergognatevi, parliamo della vostra biblioteca? Ovvero le vostre collezioni di libri...in un forum che parla di libri mi sembra una discussione adatta, comincio io? Nella mia stanza ho una vagonata di harmony (comprati da adolescente) però da grande ho acquistato altro tipo di libri Stephen king Shining, Il talismano, Dolores Claibourne, Insomnia, Rose Madder, Christine JRR Talkien Lo hobbit, La compagnia dell'anello, Le Due Torri, Il ritorno del Re, Il Silmarillion Dan Brown Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, Il Simbolo Perduto, Inferno, Origin, Crypto Gabriel Garcia Marquez L'amore ai tempi del colera Joe Nesbo L'uomo di Neve Henry Miller Il Tropico del Cancro, Il Tropico del Capricorno Vladimir Nabokov Lolita El James 50 sfumature di grigio, nero e rosso Alice Sebold Amabili Resti Margaret Mazzantini Non ti muovere Milan Kundera L'insostenibile Leggerezza dell'essere Wilbur Smith La Spiaggia Infuocata Roberto Saviano Gomorra Sylvia Day A nudo per te, riflessi di te, nel profondo di te, in gioco per te, insieme a te, marito amante, sette anni di peccato, Chiedimi di Amarti, Stregata, I Piaceri della Notte, Il Calore della notte. Fedor Dostojewsky Delitto e Castigo Ok, non è proprio numerosissima, ma ce la sto mettendo tutta per ampliarla Gli unici libri che mi pento di aver comprato sono i tre di El James, il resto mi sa che è roba che merita
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Come può mancare IL telefilm per eccellenza? L'ho recuperato anni fa e mi ha completamente spiazzata. Allucinante, onirico, tremendamente pauroso, non bastano tutti gli aggettivi per descrivere questo capolavoro. E poi chi avrà ucciso Laura Palmer? L'ultima puntata l'ho vista intorno alle due di notte e sono morta di paura, ho ancora l'ultimo fotogramma impresso nella mente e sono passati anni! Non è sicuramente un telefilm facile da vedere e alla fine sono andata a spulciarmi tutti i siti dei fans per capire vari punti oscuri ma... non potete non guardarlo! Vi allego la trama (sempre presa da Wiki, sempre senza spoiler) La serie è ambientata nella fittizia cittadina montana di Twin Peaks situata nello Stato di Washington, a cinque miglia dal confine tra Stati Uniti e Canada[1]. L'apparente tranquillità di questo piccolo paese degli Stati Uniti d'America viene turbata dal ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, figlia unica del noto avvocato Leland, nonché una delle ragazze più popolari della città. Le indagini sono affidate alla locale polizia e anche all'agente speciale Dale Cooper dell'FBI e permettono di far affiorare il lato oscuro e nascosto del luogo e dei suoi abitanti.
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http://ultimapagina.net/forum/topic/49-prologo-whitechapel-1899-parte-1/?do=findComment&comment=11478 Il giorno dopo un funerale è sempre difficile. Da una parte c’è l’effettiva, definitiva condizione di distacco dalla persona che se n’è andata; dall’altra un fastidioso senso di leggerezza per il fatto che ormai tutto è finito e bisogna ricominciare, fastidioso perché vagamente sporcato da un velo di colpevolezza. Si vorrebbero avere ancora lacrime da versare, si vorrebbe ancora mettere la mano sul volto freddo del defunto ma la condizione è inevitabilmente chiara: ora solo burocrazia e ripresa della vita normale. Chi è andato è andato e a chi resta tocca solo di andare avanti. La vita continua. Il giorno dopo il funerale di Marcello, Francesca sentiva tutte queste cose nella sua testa ma un pensiero più opprimente li sovrastava fino quasi a farli sparire. «Non cambia nulla per te.» pensò parlando ad alta voce mentre si alzava dal letto. Andò in cucina e vide una foto di Marcello sul tavolo. E di nuovo quel pensiero invase la sua mente. «Tu te ne sei andato» disse alla foto «e io ho dovuto fare tutto. Quindi, almeno per una volta ho fatto a modo mio.» Fece colazione e subito dopo si preparò per uscire. Quasi tutti le avevano consigliato di non restare chiusa in casa, di provare a distrarsi. E lei lo fece. Si avviò a piedi verso lo studio del notaio. Di certo non sarebbe andata a fare shopping. Camminò per due isolati prima di svoltare in un viottolo stretto e poco frequentato e subito se ne pentì: poco avanti a lei notò un individuo poco raccomandabile vestito di stracci con lunghi e disordinati capelli. Era appena uscito da un portoncino in metallo e camminava reggendosi al muro. Francesca si irrigidì e cercò di pensare a cosa avrebbe dovuto fare ma subito la comparsa di un’altra persona catturò la sua attenzione. «Maestro!» gridò una voce femminile «Ha dimenticato il suo bastone!» L’individuo trasandato si fermò e porse il braccio alla ragazza che subito l’afferrò e cominciò a camminare accanto a lui. «Guardi che i costumi di scena costano cari» borbottò la ragazza mentre passava accanto a Francesca che ostentava indifferenza «non ci dovrebbe andare in giro, e non da solo senza il bastone.» Francesca trasse un sospiro e proseguì per la sua strada cercando di scacciare l’immagine del non vedente con i capelli lunghi e gli abiti di chissà quale scena. Quando uscì dal vicolo stretto fu invasa dalla luce e da un senso di libertà, una sensazione che si interruppe quasi subito nel vedere una zuffa tra un ragazzo sulla trentina e due ragazzini che cercavano di liberarsi dalla sua presa. Si fermò di nuovo, interdetta, si guardò attorno pronta a chiedere aiuto per i due ragazzini ma notò che già un paio di persone e un vigile stavano arrivando. Rincuorata tornò a puntare lo sguardo sul ragazzo: era alto, magro, con una folta chioma e vestito in maniera discutibile. E mentre si ostinava a trattenere i due ragazzini lanciava loro insulti e minacce. L’arrivo del vigile e delle altre due persone non sembrava turbarlo. «Bastardo! Ora avrai quel che ti meriti!» pensò Francesca mentre riprendeva a camminare pronta a consolare i due ragazzini che di lì a poco sarebbero stati tratti in salvo. Fece pochi passi prima di vedere il vigile afferrare i due ragazzini per i polsi. Fu tutto molto veloce: come se si fosse materializzata dal nulla, un’auto della polizia produsse due energumeni in divisa che intervennero sulla scena. Francesca vide il vigile lasciare uno dei due ragazzini che subito tentò invano di fuggire prima di essere ammanettato e spinto dentro la macchina della polizia assieme all’amico. Francesca non era più sicura di aver capito cosa stesse succedendo, tornò a guardare il ragazzo che stava cercando di sistemare i lunghi capelli in una coda di cavallo. Vide il naso sporco di sangue e trasalì. Si sentì come se quella ferita gliela avesse procurata lei. Distolse lo sguardo dal ragazzo e notò una chitarra e la sua custodia a terra. Gli altri presenti stavano porgendo al ragazzo delle monete che, probabilmente, gli erano stata rubate dai due ragazzini. Decise di tornare a casa, per quel giorno niente burocrazia. Entrò in casa, chiuse la porta e vi si appoggiò con le spalle. Ripensò a quello che aveva visto per strada, al cieco e al chitarrista e ai loro capelli lunghi. Scosse la testa sorridendo e decise di andare in cucina a prepararsi una tisana. «Perché me lo hai fatto?» Francesca sussultò in preda allo spavento facendo cadere la tazza che aveva in mano. «Chi c’è?» chiese, ottenendo come risposta un tenebroso silenzio interrotto solo dai rumori che provenivano dall’esterno della casa. Incredula su quello che stava facendo, si guardò attorno. Si diresse verso il salotto, la porta era socchiusa; si avvicinò lentamente ripensando alle azioni che aveva compiuto prima di uscire. Era sicura di aver chiuso tutte le porte e le finestre. Eppure percepiva una corrente fredda giungere dallo spiraglio lasciato dalla porta davanti alla quale esitò. La sospinse piano e la aprì, il salotto le si mostrò in tutta la sua eleganza, in tutta la sua tetra vuotezza. Non c’era nessuno ma Federica non potè fare a meno di pensare che non c’era Marcello. Sapeva che non c’era nessuno in casa e che, se anche ci fosse stato qualcuno, non avrebbe potuto essere questi a parlare. Aveva riconosciuto quella voce e sapeva che la persona a cui apparteneva non poteva essere lì. L’avevano seppellita il giorno prima. Decise di uscire di nuovo, doveva essere un riflesso del dolore per la perdita di suo marito. Doveva distrarsi, restare in mezzo alla gente. Sapeva che avrebbe sofferto ma non avrebbe mai immaginato di stare male fino a quel punto. Una volta in strada cominciò a camminare; provava uno strano senso di colpa nel fuggire in quel modo dal dolore, quasi stesse rifiutando il lutto. Cercò di rilassarsi, si sedette sulla panchina di una fermata del tram facendo finta di aspettare. Due ragazze poco lontane da lei parlavano animatamente dei rispettivi problemi di cuore. «Cioè, hai capito? Io per lui mi sono tolta il piercing al naso, perché a lui non piaceva ma lui non ha cambiato nulla per me…» questa frase detta da una delle due ragazze fece rabbrividire Francesca che si alzò e riprese a camminare senza sapere realmente dove voleva andare. Pochi passi e si imbatté in un litigio tra un uomo e un ragazzo decisamente più giovane, vi riconobbe subito il classico scontro generazionale tra un genitore troppo autoritario e un figlio dai gusti troppo moderni. «… e sappi che se non ti tagli i capelli puoi cominciare a cercarti una casa perché a casa mia non ci entri più…». Francesca sentì un irrefrenabile impulso di intromettersi nella discussione, senza quasi rendersene conto fermò il ragazzo con una mano ma quando questi si voltò e la guardò, lei vide lo stesso sguardo del suo defunto marito. Si bloccò senza riuscire a proferire parola. «Perché mi hai tagliato i capelli?» Francesca non credette ai suoi occhi, quello che stava guardando non era un ragazzo sconosciuto, ora aveva l’intera fisionomia di suo marito. Corse via terrorizzata senza sapere dove andare, corse senza curarsi di nulla e, infine, si ritrovò in un parco. «Qui non c’è nessuno e non sono a casa.» pensò mentre cominciava a percorrere viottoli e sentieri che si intrecciavano in mezzo ai prati, ripensò a suo marito. Fu inevitabile, i ricordi, per quanto cercasse di evitarlo, sembravano condurre sempre la memoria a quei momenti in cui Francesca gli chiedeva di tagliarsi i capelli. Aveva passato tutto il tempo a ripetersi che lui era quasi perfetto, e lo sarebbe stato se si fosse deciso a rinunciare a quel fastidioso vezzo, quella folta capigliatura che gli dava un’aria così trasandata, così ribelle. Un uomo normale, questo avrebbe voluto lei. Non uno che faceva dei capelli lunghi uno stile di vita. «Ti ho dovuto seppellire io» ripeté alla memoria del compagno «almeno una volta ti ho visto con i capelli corti. Me lo meritavo.» Mentre formulava quel pensiero ebbe l’impressione di percepire una presenza alle sue spalle, incuriosita si voltò ma non vide nulla. Solo il cielo che da velato cominciava a diventare grigio. Di lì a poco avrebbe cominciato a piovere. Cominciò a camminare per tornare a casa e si trovò di fronte una donna dal viso pallido e segnato dal pianto. La donna guardò Francesca e accennò un sorriso ma subito cambiò espressione, prima sorpresa e spaventata, poi triste per scoppiare infine a piangere. «Perché?» Urlò più volte la donna correndo via. Francesca affrettò il passo, non si sentiva più sicura in quel parco. Inciampò in una radice e quasi cadde, si rialzò e guardò la radice che le aveva causato quella caduta. Le sembrò strano che fosse proprio nel bel mezzo di un sentiero del parco. Non c’erano alberi vicino. Decise di non pensarci e si rialzò, non riprese a correre ma si diresse comunque verso casa. Camminò a lungo guardandosi attorno per evitare di fare altri inquietanti incontri. Camminò, percorse vialetti, sentieri, attraversò ponticelli di legno finché si rese conto che si trovava ancora dentro allo stesso parco. Si chiese come fosse possibile, quello non era un grande parco, non ci andava tutto quel tempo per attraversarlo eppure lei era ancora lì. Si distrasse ancora e nuovamente cadde per terra. Davanti a se vide una ciocca di capelli lunghi. «Perché me li hai tagliati?» Trasalì nel sentire quella voce, si voltò per vedere chi le stava parlando ma non vide nessuno. Il parco era letteralmente deserto.
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Si rialzò e notò nuovamente la radice che spuntava dal terreno… dove non c’erano alberi. Un brivido percorse tutto il suo corpo. Si rimise in moto camminando a passo sostenuto. Con sorpresa mista a rabbia, in pochi minuti raggiunse l’uscita. Corse lungo il marciapiede che costeggiava il parco. L’erba che le sfilava accanto sembrava sempre più alta, Francesca si voltò indietro poi tornò a guardare avanti a sé, stava correndo accanto a un bosco di arbusti; la paura crebbe, accelerò il passo senza provare alcuna fatica. Ben presto si fece buio, guardò verso l’alto: gli arbusti erano ora alberi e la coprivano con i loro rami. Corse ancora, era l’unica cosa che le riuscisse di fare, non sentiva più alcun rumore, nessuna voce. Solo il suo respiro affannato ma costante. I rami degli alberi erano sempre più folti e si allungavano verso il basso e sembravano scostarsi per farla passare. Cominciò a sorridere, non sapeva se stava impazzendo ma si sentiva leggera. Gettò un urlo di rabbia per sfogare la tensione di quella strana giornata, decise di fermarsi ma inciampò nuovamente. Restò a terra per riprendere fiato poi si voltò a guardare su cosa era inciampata. La radice, la stessa del parco, identica, si ritrasse affondando nel terreno. Francesca restò senza fiato, poi fu il buio. Si risvegliò sentendo qualcosa che le accarezzava la guancia, un qualcosa di ruvido e duro. Tenne gli occhi chiusi per paura e provò ad allontanare quella strana cosa. Ci riuscì e aprì gli occhi. Il cuore le balzò in gola quando vide una strano essere che la fissava con uno sguardo vuoto. «Chi sei?» chiese a bassa voce «Aiuto!» urlò subito dopo. L’essere si parò le orecchie con le mani e scoprì una dentatura giallastra e incompleta. Poi si alzò e indietreggiò; inciampò anche lui e cadde a terra. Francesca tirò un lungo respiro e si rialzò. Guardò lo strano essere che le si trovava davanti. Era un anziano vestito con abiti sporchi e logori, le sue iridi erano prive di colore. «Mi… mi scusi, signore. Sta bene?» «Si, sto bene. Mi scusi lei, non volevo spaventarla.» l’anziano rispose con la voce consumata dal freddo di tanti inverni passati in strada. «Dove siamo?» chiese Francesca. «Vorrei tanto poterle rispondere signora, ma ormai non lo so più nemmeno io. Sono giorni che vago in questo bosco senza riuscire a trovare l’uscita. Sa… io sono cieco. Non saprei nemmeno dirle da quanto tempo lei si trovava lì. Ma le garantisco che c’è stata almeno tre o quattro ore.» «Che ne dice se proviamo a tornare a casa assieme?» Il vecchio sorrise «Vada pure lei. Io non ho nulla da cercare.» «Mi ha salvata. Senza di lei poteva succedermi chissà… lei no può restare qui. Ha bisogno di qualcuno che si occupi di lei.» «Io non posso venir con lei, ma lei se ne deve andare di qui. Qualcuno la sta aspettando.» Disse il vecchio con voce sempre più roca. Francesca cominciò a singhiozzare. «Cosa? Chi è che mi sta aspettando? Chi è lei?» Il vecchio si portò le mani al ventre e cominciò a lamentarsi in preda a un oscuro dolore. Francesca indietreggiò, si voltò disgustata ma subito sentì una mano callosa stringere la sua. Si rigirò e vide il vecchio in ginocchio davanti a lei. La guardava con occhi senza pupille e la bocca che vomitava sangue. «Deve tornare a casa, lui la sta aspettando.» Disse il vecchio continuando a perdere sangue dalla bocca. Francesca si dimenò finché riuscì a liberarsi, indietreggiò e poi guardò l’uomo in faccia. Lo vide contorcersi per il dolore, vomitava sangue a flutti e urlava. Lei rimase impietrita di fronte a quella scena, vide la mano ancora protesa verso di lei diventare sempre più scheletrica. La pelle si ritraeva fino a strapparsi sulle nocche. Vide le ossa spuntare fuori, guardò il viso: non aveva più occhi. Non aveva più pelle. Quel che restava di quell’anziano signore si accasciò davanti a lei in un cumulo di ossa e tessuto logoro. Solo in quel momento Francesca notò la lunga chioma rimasta nera e folta come quella di un ragazzino. Corse via senza sapere dove si stesse dirigendo. Cominciò a piovere, l’acqua prese a cadere copiosa e si mescolò alle lacrime annebbiandole la vista. Corse fino a non poterne più, si fermò a riprendere fiato e cercò di asciugarsi gli occhi. Riuscì finalmente a riconoscere il paesaggio che la circondava. Era a pochi isolati da casa sua. Si guardò, era fradicia e sporca. Prese un lungo respiro e cominciò a camminare. Quando richiuse la porta di casa si sentì al sicuro. «Bravo! Me l’hai fatta pagare, eh? E va bene, me lo sono meritato. Ora siamo pari.» Disse parlando ad alta voce. «Sappi che ora non mi fai più paura» continuò alzando il volume «io ti amavo e ti amo ancora e so che tu amavi e ami me. E non mi faresti mai del male.» «Non te ne farei mai.» Rispose la voce nella sua testa, lei non si spaventò e cominciò a spogliarsi muovendosi sinuosamente. L’idea che il fantasma di suo marito la potesse vedere e desiderare la fece eccitare. Senti una forte pulsione a sfiorare il suo stesso corpo, cominciò a toccarsi con intensità crescente mentre si dirigeva verso il bagno. Si fermò davanti allo specchio e contemplò il suo corpo, era ancora bello. Lo ammirò e lo desiderò, prese a sfiorarsi i seni con una mano mentre l’altra continuava a indugiare in mezzo alle gambe. Chiuse gli occhi ma li riaprì subito per vedere il suo viso riflesso nello specchio mentre la bocca si apriva in gemiti di piacere. La sua immagine riflessa fece crescere l’eccitazione al punto che volle baciarla. Si avvicinò allo specchio e appoggiò le labbra sul vetro. Le sembrò di baciare veramente una donna, compiaciuta si staccò dallo specchio per tornare a guardarsi. «Sei bellissima.» disse la donna nello specchio parlando con una voce maschile. Francesca, in preda al piacere, tardò a riconoscere quella voce. «Non posso stare senza di te, vieni amore mio. Vieni con me» disse Marcello dallo specchio; Francesca, rapita da un inspiegabile senso di piacere, vide il volto del marito e gli sorrise. «Amore! Ti sono ricresciuti! Hai visto? Ti si stanno allungando di nuovo.» Le mani di Francesca si muovevano in maniera compulsiva, il piacere era diventato irresistibile, i capelli di Marcello continuavano ad allungarsi, lei raggiunse l’orgasmo. Urlò, uno spasmo le fece contorcere il corpo, si sedette per terra ancora tremante. Ricordò l’immagine del marito riflessa nello specchio e sorrise. «È stato come se tu fossi qui con me.» disse prima di rialzarsi. Guardò ancora lo specchio e si paralizzò: l’immagine di Marcello era ancora lì. «Non… non è possibile, tu sei morto.» «Perché mi hai tagliato i capelli?» chiese Marcello. «Perdonami amore, vorrei tornare indietro per non farlo. Te lo giuro.» «Vuoi che torniamo assieme amore mio?» «Sì, certo che lo voglio!» rispose Francesca piangendo «Darei la vita per tornare con te.» «Lascia che ti abbracci.» I capelli di Marcello, si sollevarono, si allungarono, Francesca li vide avvicinarsi a lei, uscire dallo specchio e avvolgerle la testa. Terrorizzata si mise a urlare, i capelli di Marcello cominciarono a ritrarsi trascinando la sua testa verso lo specchio. Lei puntò invano le mani e i piedi, sentì la superficie fredda del vetro comprimerle la fronte per poi infrangersi e poi la voce di Marcello: «Vieni con me amore, non ci separeremo mai più.» Subito dopo fu il silenzio, i vestiti di Francesca giacevano abbandonati a terra lungo il corridoio, le mutande erano davanti allo specchio. E lo specchio era rotto. Una ciocca di capelli pendeva da un pezzo di vetro rimasto ancorato al telaio.
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Titolo: La casa dalle radici insanguinate Autore: Roberto Ciardiello Editore: self- publishing Genere: thriller-horror-fantastico Numero di pagine: 224 edizione cartacea; 187 edizione digitale Link per l'acquisto: https://www.amazon.it/casa-dalle-radici-insanguinate-ebook/dp/B06Y5NRHWZ/ref=pd_rhf_dp_p_img_3?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=WP8CVE73JF44SBWKSZAF Trama: Cupo, Mago, Skizzo.Tre figure in agguato nell’oscurità, tre predatori in mezzo agli alberi, un unico obiettivo: svuotare la cassaforte di Villa Marchetti, residenza di facoltosi gioiellieri romani.Il piano: sorprendere la coppia di ritorno dal lavoro, entrare in casa, arraffare il possibile e filare verso una nuova vita, lontano dalla periferia degradata della città.Un gioco da ragazzi, come armare il cane di una pistola dalla matricola abrasa. Cupo, Mago e Skizzo questo credevano.Finché non hanno aperto la porta sbagliata. Estratto pdf: Estratto La casa dalle radici insanguinate.pdf
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In una gelida mezzanotte d’autunno Tommy si svegliò addormentato, grattandosi gli occhi, si alzò dal letto. Uscendo dalla stanza, cercò una via di fuga da quella sensazione opprimente che lo tormentava, quando si sentì mancare il respiro: Un rumore strano gli aveva troncato le sue intenzioni di dormire in un sussulto. «Non è niente» sussurrò tra se e sé, sentendosi per qualche secondo un bambino. Infine Tommy si avvicinò alla finestra, respirando l’umidità e vide la pioggia come aveva reso luminoso il giardino. Sovente sua madre osservava da quella stessa finestra. Quando Tommy tornava a casa di notte, alzava lo sguardo incontrando quello di lei, che pallida e immobile, restava pietrificata come una sfinge. «Ciao Jane» la sua voce percorse l’abissale silenzio. Sua madre mai aveva accettato essere chiamata mamma o madre. C’erano due enormi dipinti, attaccati uno accanto all’altro di fronte alla porta d’ingresso, uno rappresentava sua madre e l’altro suo padre. Parlare di lui era un argomento proibito così come tante altre cose che ancora ignorava. Adesso non riusciva più a ricordarlo, anzi credeva di non avere mai serbato nemmeno un ricordo di lui nella sua fragile e debole memoria. Quella notte si era svegliato impaziente, tormentato da frammenti di immagini che comparivano per alcuni secondi come schegge luminose e fugaci che mostravano pezzi nascosti del suo passato. Sua madre non c’era più ma la sua presenza sembrava ancora rinchiusa dentro casa, intrappolata in ogni oggetto, assorbendo l’aria, avvelenando l’ossigeno, che diventava pesante. Ogni volta che frugava nei ricordi, s’indeboliva, stordito e sul punto di svenire, decideva sempre di fermarsi proprio nel punto in cui si avvicinava a quella verità che aveva tanto voluto scoprire. Quella stessa notte sembrava una di quelle tante in cui ci avrebbe provato, senza risultato, fino ad un certo punto. Seduto sulla poltrona di fronte alla finestra, sfogliava l’album di famiglia, la presenza di suo padre mancava in tutte le foto, c’era la sua sagoma, del resto era tutto così oscuro da essere irriconoscibile. Mentre si consumava la sigaretta, ricordava quella volta in cui trovai Jane inginocchiata, accostata sul muro, tremante. Notando la sua presenza, gli coprì la bocca con una mano e con lo sguardo gli fece capire che doveva restare in silenzio. «Adesso ascolta» disse con voce ferma e bassa «senti, devi fare esattamente quello che ti sto per dire». Tommy annuì con la testa. «Devi affacciarti alla finestra, controlla che non ci sia nessuno, vedrai forse un uomo che cammina appoggiandosi sulle mani. Non devi mai guardarlo negli occhi, né farti vedere, altrimenti verrà da te e…» Jane perse la voce, sconvolta, coprendosi la bocca per soffocare il pianto. «Ok, mamma». Quella volta sentirsi chiamare mamma l’aveva commossa, e sorrise, guardandolo dritto negli occhi con un grande affetto, mai dimostrato prima. Tommy s’avvicinò alla finestra. Pioveva, nel buio un’ombra si mosse tra gli arbusti, ma poi scomparve confondendosi nell’oscurità. Quando si voltò verso sua madre, lei non c’era più. Questa notte la sua mente viaggiava all’improvviso, attraverso il tempo, in ordine impreciso, avvolgeva tutte le memorie di quanto aveva potuto conservare. Accese una sigaretta, sedendosi sulla poltrona di sua madre. Il suo sguardo si perse nel buio, il chiaro di luna sulle foglie illuminavano il giardino: e vide un’ombra, due occhi giallastri di un uomo che non era un uomo, e sente di riconoscere, lo stesso sguardo nel ritratto di suo padre… La porta di casa si aprì e Tommy aspettò, fermo, mentre la sigaretta ancora accesa, si consumava…