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Gigiskan

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  1. Sto recuperando Totem e tabù del buon Freud La bella di Lodi di Arbasino.
  2. Sono piuttosto sicuro che non si affermerà questo uso, se non altro perché ha assunto valore di meme. Però tieni anche conto che quando un'espressione si afferma la percezione dello scarto linguistico si affievolisce. Pensa alle metafore catacresizzate: la gamba del tavolo e il collo della bottiglia non saranno risultate espressioni particolarmente eleganti in principio, oggi invece non ci accorgiamo nemmeno che si tratta di metafore.
  3. Gigiskan

    L'uomo rosso.

    Il primo paragrafo potrebbe essere già un bel racconto fatto e finito, intanto bravo. (1) L'indicazione onomastica nell'inciso è molto didascalica. Troverei una soluzione più elegante, lo si potrebbe nominare in un dialogo con le urla delle sciure in chiesa, per dire. (2) Forse intendevi caccola. (1) e (3) non mi convincono molto. (2) *e di farlo avvicinare alla croce: non è una regola, ma in genere è meglio ripetere la proposizione. (4) *l'avrebbero voluta in moglie. Ecco, per tornare a quanto dicevo sotto il primo box: qui hai un dialogo in cui sarebbe facile scrivere Eusebio anziché quel giovane per introdurne il nome. Non apprezzo molto la congiunzione a inizio del secondo e del terzo periodo, volendo si potrebbero rimuovere e iniziare direttamente con che. Per quanto riguarda il terzo periodo, si potrebbe snellire un attimo con una soluzione del genere (o altre che te ne vengano in mente, improvviso giusto per dare un'idea): Che la gatta Dorinda, della cui scomparsa la signora Gruccetti aveva tanto pianto, faceva le fusa [...]. Rimuoverei gli a capo. (1) rivolgimenti che occultamente: espressione infelice. (2) Toglierei l'altro, in onestà. Per evitare la d eufonica basterebbe invertire la frase su Eusebio e quella su Rosetta. Questo è un errore molto diffuso: le frasi che ho sottolineato hanno due referenti diversi, bisogna esplicitare il cambio di soggetto per disambiguare. Almeno presuppone un antecedente, ma qui non ce ne sono. Preferirei senza la chiosa qui, parere mio. Siccome in teoria i dialoghi andrebbere segnalati con i trattini lunghi e gli incisi con quelli brevi, l'ambiguità si risolverebbe sistemando la punteggiatura. Mi pare tuttavia una scelta poco piacevole quella di utilizzare di nuovo i trattini. Rimuoverei la congiunzione iniziale. Ti segnalo, intanto, che ho modificato la formattazione del racconto (così come ho fatto ieri con l'altro) per uniformarla a quella del forum. Abbiamo una guida qui, per evitare casino: sistemando la formattazione si perdono corsivi e robe varie, cerco sempre di reinserirli ma capita che me ne scappi qualcuno. Se fate voi si va sul sicuro. (La gommina è stata sostituita con il Tx nei controlli). Non mi interessa in genere fare apprezzamenti estetici, sul forum si posta per migliorare non per ricevere complimenti. Tuttavia, credo di sapere riconoscere una buona scrittura e per una volta mi va di gongolare per aver potuto leggere una cosa scritta bene, con un controllo della lingua fuori dal comune. Rinnovo l'invito a postare altro, sono sinceramente curioso.
  4. Questa mi pare un'unica sequenza, rimuoverei gli a capo. E cancellerei quel loro nell'ultima frase, come ho segnalato anche nel box qui sopra. (1) Bello l'utilizzo di fare la guerra. (2) Attenzione a quell'inciso, troppo lungo per essere privo di legami sintattici con il resto del periodo. (3) del peso del mortifero: si potrebbe evitare la ripetizione. Anche qui, un unico periodo togliendo l'a capo. Ti lascio una tra le tante guide che ho trovato su Google per il corretto utilizzo della punteggiatura nei dialoghi. Ridondante. L'altro comandante però era perplesso/dubbioso: - Sì, però [...]. Se abbreviassimo in questo modo? (1) Userei le minuscole per le onomatopee, e toglierei i trattini in pim pum pam. (2) Fin qui il racconto sta funzionando (e bene) perché il narratore è calato nel punto di vista dei personaggi, che non conoscono il nostro valore della guerra. Il meccanismo formalista dello straniamento è ben applicato a livello linguistico, oltre che nel contenuto. Qui, però, introduci un punto di vista altro, vicino alla nostra percezione delle cose. Attenzione. Al netto dei suggerimenti che ho proposto, sono piacevolmente sopreso dal racconto e dalla scrittura, di livello decisamente superiore a quanto mi aspetto di leggere in un forum. E forse dagli esseri umani in genere, nutro più speranze verso le intelligenze artificiali. Ho visto che hai postato un altro racconto e passerò a breve a leggerlo! Spero vivamente che continuerai a scrivere, e possibilmente a farci leggere!
  5. Vale la pena, per prima cosa, distinguere tra grammatica normativa e grammatica descrittiva. La grammatica normativa è quella che si insegna a scuola sin dalle elementari, ossia un insieme di regole sul corretto uso della lingua, soprattutto nella forma scritta. La grammatica descrittiva, viceversa, vuole registrare i modi in cui la lingua viene effettivamente utilizzata nei contesti comunicativi dai parlanti. Potremmo dire che la prima è una grammatica virtuale, la seconda una grammatica attuale. Ora, secondo le regole il verbo uscire è intransitivo, dunque non ammette il complemento oggetto; tuttavia, soprattutto nell’Italia meridionale è molto diffuso, e da prima che diventasse un trend virale, anche l’uso transitivo del verbo. Dunque, virtualmente uscire è un verbo intransitivo, ma attualmente se ne usa anche la forma transitiva. La forma transitiva è sufficientemente diffusa da poter essere considerata a tutti gli effetti come uno degli utilizzi reali da parte dei parlanti, ma non ha ancora acquisito uno statuto normativo. Ossia: il dizionario al momento ne registra l’esistenza sociale (cfr. il punto 5 del lemma su Treccani), ma non è ancora considerata come una forma corretta. Detto ciò, in un saggio il verbo uscire non può, a parer mio, essere utilizzato in forma transitiva; a meno che non vi sia una sperimentazione stilistica, ma è cosa rara per questo tipo di testi. Più o meno lo stesso vale per la narrativa: la violazione di una regola della grammatica normativa produce un effetto stilistico piuttosto significativo che, per essere giudicato efficace, deve essere sostenuto da altre scelte simili e coerenti. Altrimenti risulta un caso unico e fuori luogo.
  6. Sono tornato alla mia semiotic wave e sto leggendo il Lector in fabula di Umberto Eco. Ogni tanto torno anche alla narrativa, questa volta con Il sale di Jean-Baptiste del Amo, romanzo molto woolfiano.
  7. Gigiskan

    Goodreads

    Penso che Goodreads nel caso di pubblicazione con editori medio-piccoli possa aiutare più che altro l* lettor* a decidere se acquistare o meno il libro. Magari sono indeciso, allora controllo su Goodreads se ci sono delle recensioni che mi convincano/dissuadano, magari fatte da persone che seguo (quindi so già se i loro gusti siano simili ai miei). Penso che sia utile se già conosci il libro, ecco. Meglio di nulla, comunque.
  8. Ieri mi è arrivato dalla biblioteca Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter. Sono oltre la metà e lo trovo una bomba
  9. Gigiskan

    mi presento

    Ciao @lara, benvenuta! Basta scrivere la @ seguita dal nome dell’utente che vuoi taggare
  10. @Wanderer e @Mattia Alari Volevo intervenire già ieri, ma speravo che avreste smesso da soli. Così non è stato. Sapete benissimo che le conversazioni devono mantenere toni civili e che questo lungo off topic non è permesso. Se anche uno dei due lancia una provocazione, basta non raccoglierla. Non è una gara a chi ce l’ha più lungo, se non rispondete sono sicuro che il vostro orgoglio non ne morirà. Chiedo cortesemente di ritornare in topic e di moderare i toni della discussione. Grazie.
  11. News sul tirocinio in biblioteca.
    Uno di quelli che avevano preso ha rinunciato al posto, quindi hanno richiamato me. Mi sono fatto spiegare bene tra quali biblioteche mi sarei mosso e ho capito che non conveniva, considerando la miseria di soli trecento euri con cui mi avrebbero pagato. Ho rifiutato :fuma:

  12. Gigiskan

    Ben (RI)trovati

    Benvenuta, Desy!
  13. Sad story: non mi hanno preso per il tirocinio in biblioteca. C'erano tre posti e sono arrivato quarto in graduatoria per un punto, argh.
    Sarà per la prossima :flower:

    1. Russotto

      Russotto

      Non mollare Gigis :la:

      Ci saranno altre occasioni.

  14. Non ci siamo ancora estinti :fuma:

  15. Non ricordo se lo avessi già scritto in passato qui, ma da un paio d'anni ho iniziato a fare il rewatch di alcunei serie/cartoni animati che guardavo da giovane. Al momento sto riguardando Ben 10
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