La tristezza mi stringe il cuore e, a volte, mi sembra di percepire una morsa - come fosse una mano - che lo afferra e lo stritola. Allora smetto di respirare, aspetto, immobile, bloccato; aspetto qualcosa che non c'è. È nella tua testa! Stupido, sei un debole! Me lo ripeto spesso. Ma è la verità? È veramente nella mia testa?
Rabbia. Ne ho tanta. Arriva, all'improvviso, e mi ritrovo con le nocche insanguinate. Di solito prendo a pugni le porte, i muri, e tutto quello che ho a portata di diretto, montante o gancio.
Tristezza e rabbia danno vita al rimorso: la tomba, la fine di tutto.