Ninneko

Io causa fantasy ambientato nello stesso "periodo di tempo" ho iniziato a leggere i romanzi di Georgette Heyer. Ho finito Regency Buck e sto iniziando An infamous army. Sono entrambi romance, ma Heyer è un'ottima autrice. An infamous army parla in particolare di Waterloo e niente, è incredibilmente accurato dal punto di vista storico. E sono divertenti da leggere, anche se un po' complicati a livello di lingua dato che alcune parole nel tempo hanno assunto un altro significato o sono uscite fuori dall'uso comune. Però sto imparando moltissimo e man mano che leggo prendo nota per la parte di editing di quello che sto scrivendo.

Già! Allora, a me sta piacendo da matti. Ci sono delle pecche (es. copia e incollare i caporali tutte le volte è abbastanza noioso) e trovo l'organizzazione dei file un bordello. Costa 4 euro al mese + un mese free all'iscrizione e i primi 6 mesi sono a 20 dollari credo. Considerando la natura del sito ci sta, avendo anche un obiettivo di 444 parole al giorno alla fine si finisce per usarlo tutti i giorni. BTW: referral code per qualche loot -> PRTOL95348

Naruto Shippuden. Lo stiamo guardando da boh dicembre? Lo adoro, ma cavolo se è luuuungo. Poi dopo penso che inizieremo Tokyo Revengers. (Inserisco gli anime qui dato che comunque è un prodotto seriale)

Sto leggendo la serie Magic 2.0 di Scott Meyers. Sono al penultimo libro e fa morire dal ridere oltre ad essere molto originale.

Ciao confermo che hai fatto tutto giusto!

In realtà all'estero, specie in posti tipo gli USA; hanno un vero e proprio feticismo per l'Italia e gli italiani quindi avere un nome italiano non dovrebbe rappresentare troppo uno svantaggio da quel punto di vista. Lo so che è un controsenso, ma se passi abbastanza tempo - anche online - con loro te ne rendi conto lol. Io invece pseudonimo ovunque anche perché ho un nome molto particolare e con il mio cognome ci sono solo membri diretti della mia famiglia, ragion per cui non mi conviene proprio. Poi è anche impronunciabile.

ODDIO HO SUPERATO IL BLOCCO DELLO SCRITTORE. In una maniera molto poco ovvia: ho aumentato il livello di difficoltà a uno che mio stimola di più a lavorare. Per me vuol dire che ho iniziato a scrivere il mio nuovo romanzo in lingua inglese. È un bagno di sangue, anche perché è un fantasy, ma è dieci volte più divertente che continuare a fare qualcosa che non funziona. Tra l'altro per me scrivere è un hobby, non ho nessuna intenzione di diventare autrice, ragion per cui divertirmi è più importante che scrivere qualcosa di editorialmente accettabile. Probabile che quando raggiungo un numero adeguato di scene lo pubblicherò su uno di quei posti dove si mettono i romanzi a puntate - In particolare mi sto interessando a Royal Roads perché va molto il tipo di fantasy che sto scrivendo. È incredibile che mentre non avevo nulla da fare non riuscivo a completare una riga, mentre adesso che non ho il tempo di respirare butto fuori un millino di parole al giorno.

Partecipereste a una riunione su meet/zoom (no obbligo di niente acceso) per scrivere/editare/fare qualcosa un'ora alla settimana in collettivo? Nello scorso anno ho scoperto che è uno dei metodi -per me- efficaci per completare le cose che inizio. Sta diventando una cosa abbastanza comune vedersi online per fare le cose insieme.

RIprendo questo topic dopo più di un anno lol. Niente, adesso sono analista di sicurezza informatica (faccio l'hacker in sostanza). Vivo ufficialmente con @Matt. Il problema più grande di quello che scrivo è finire quello che inizio, rimane sempre quello. Beh.

Sto leggendo tre cose assieme: Naruto - sono al volume 5; Misinformation di Antonella Vicini e Walter Quattrociocchi; Covet, JR Ward

Buona sera! Ed ecco qui le tracce. Il vostro compito sarà scrivere uno slice of life (cioè un testo che narra della vita quotidiana del personaggio, il genere può essere qualsiasi) in 5000 caratteri ispirandovi a una delle seguenti parole: -Quatervois --> Fare una scelta, trovarsi a un bivio o a una svolta; -Tacenda -->Qualcosa che tutti sanno ma nessuno dice, qualcosa che è meglio rimanga non detto; -Anecdoche--> Conversazione in cui tutti parlano ma nessuno ascolta. Il termine non deve necessariamente essere contenuto nel testo come non lo deve essere la definizione: l'importante è rappresentare la situazione. Per chi fosse curioso: quatervois in realtà deriva dal francese, tacenda dal latino e anecdoche... è stata coniata meno di un decennio fa. Avete tempo fino a Mercoledì 19 alle 23.59 per pubblicare in "Racconti in gara" un racconto. Il titolo, come al solito deve essere [5G#4]+ il titolo. E ora lavorate!