No, il mio personaggio chiama i sottoposti in modi diversi a seconda della familiarità che ha con loro. Per dire a uno lo chiama Giovanni, un'altro lo chiama Roma (diminutivo del cognome), un altro lo chiama solo col cognome, e i suoi sottoposti si rivolgono a lui dandogli del lei tranne in un caso, in cui gli dà del tu, ma non come mancanza di rispetto, bensì per tutta una serie di disavventure che hanno passato insieme.
Quella che ho nel mio libro è una situazione decisamente al limite, i personaggi sono stati mandati in una zona mezza sperduta d'Italia e questo ha creato dei legami tra loro, per cui la formalità c'è ma fino a un certo punto. Infatti a me interessavano le modalità di dare/ricevere ordini quando poi si passa a una situazione di pericolo in cui (secondo me) è proprio necessaria la formalità.
Il sito dei carabinieri ce l'ho praticamente sempre aperto, ma parlare con un vero rappresentante delle forze dell'ordine secondo me è molto più utile, perché ti fornisce la risposta immediata a quella domanda.
Considerate che mio suocero era brigadiere capo dei carabinieri e quando veniva chiamato rispondeva sempre Comandi signor maresciallo, e anche se gli chiedevano un bicchiere d'acqua la sua risposta era sempre Comandi e non, ad esempio, signorsì. Questo modo di porsi è troppo formale? O datato? O si usa ancora?