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No, non sono in attesa. Mi stavo informando sulla casa editrice, alche ho letto il tuo commento e mi sono incuriosito. Tutto qui 😅
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Ti ringrazio di cuore. Tecnicamente di tratta di un monologo adatto per il teatro. Volevo trasmettere il senso di smarrimento, dovuto al non comprendere l'inizio e la fine di qualcosa, poiché individuabile unicamente in un concetto di infinitamente piccolo, ma enormemente importante. Importante perché in quell'inezia temporale ma onirica, prende corpo l'amore per qualcuno. Grazie per aver apprezzato
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Ciao! Anzitutto grazie per aver dedicato del tempo al testo, grazie davvero! Non scrivo mai poesie, ho troppa paura di mettermi a nudo e mi dedico alla narrativa (attraverso la quale, in qualche modo, racconto anche me stesso). Questo è un testo che raggiunge il suo apice (con tutta l'umiltà possibile) quando viene letto a voce alta. L'intonazione, l'emozione, l'intenzione e le pause, creano atmosfera e chiariscono il significato. Giustamente hai sottolineato si addice di più a una poesia contemporanea e forse hai ragione. Quando l'ho letto nei reading, ho dato peso a ciascuna parola, per trasmettere allegria, tristezza, fatalismo, speranza, ma anche il respiro e il silenzio giocano un ruolo importantissimo. È un testo attoriale e, fuori da un palco (come hai detto) non genera particolari emozioni e rimane oscuro: serve il lettore per dargli vita. Si tratta, quindi, ti un testo da ascoltare. Visto così, capisco che lasci un pochetto perplessi. In sintesi ho "filosofeggiato" su quelle che sono le emozioni di chi vive nei confronti dei propri affetti scomparsi. In estrema sintesi l' "architettura" del testo (non lo chiamo nemmeno racconto) è progettata per essere ascoltata, più che per essere letta. In "estresissima" sintesi mi dirai: «Se vuoi fare narrativa, fai narrativa e scrivi storie con viaggio dell'eroe magari.» Hai ragione ma, di tanto in tanto, scrivo di queste cose e ho bisogno di pareri e osservazioni esperte, quindi grazie Spero di aver risposto e non averlo fatto col mio solito "flusso" di coscienza eheheh Ti ringrazio ancora e, se dovesse andare di continuare la chiacchierata, io sono qui Ciao!
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Ciao Silvia!
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Suppongo che avremo notizie domani
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eheheheh ti capisco eheheheh
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Ciao, benvenuta!
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Subito dopo ieri, ma appena prima di oggi, esiste un piccolo e infinito momento sconosciuto. Quell'istante, senza tempo e senza spazio, è il luogo in cui prendono forma i sogni e trova un senso il più triste degli addii. In quel punto la realtà cessa di essere, il nostro corpo smette di esistere e solo al cuore è concesso di respirare. Il cuore batte e dialoga con altri che, oramai, non battono più. Quando ciascuno di noi interrompe la sua vita a causa dell'età, di una malattia, di una tragedia accidentale o meno, ciò che resta trova dimora in quell'eterno momento tra ieri e oggi. Nessun cuore sa il perché, ma quando non sì è vivi, quel brevissimo istante diviene la casa di coloro che non ci sono più, una speranza. Un amore o un affetto stroncati aspettano lì, in attesa di coloro che li hanno amati in vita per potere, per quel breve ed eterno istante, ricongiungersi, toccarsi e parlarsi. Non tutti hanno avuto la fortuna, o il tempo, di stringersi ad un cuore amato che smetteva di battere. Rimorsi, rimpianti, confessioni taciute, baci non schioccati, abbracci non dati, brutte parole pronunciate o altre belle mai dette, sono le sofferenze delle persone che restano. Ecco che quel luogo, così minuto e così speciale, diviene il fulcro ove poter curare le proprie sofferenze e trovare conforto nell'abbraccio di una madre, nella carezza di un padre o nel bacio di una nonna. A noi sembrano solo sogni, effimere illusioni o strani miscugli di ricordi, ma per i morti, che solo in quel momento si possono avvicinare a noi, non è una fantasia. Quella è la loro occasione per farci sapere quanto ci amano, quanto sono orgogliosi e felici per noi ma, soprattutto, per dirci che abbiamo sofferto già troppo e non abbiamo più nulla da farci perdonare. Andare avanti senza dimenticarli, ricordare i loro insegnamenti, la loro voce e il loro cuore, chiedono solo questo. Non temete di perdere il momento quando ieri termina e oggi arriva, perché esiste un istante speciale, anche quando termina oggi e inizia domani. Per sempre.
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Salve, come va? Scrivo per chiedere quando avrò la possibilità di leggere i racconti degli altri partecipanti. Con questo messaggio potrei scoprire di aver sbagliato e non essere incluso nel con test eheheheh grazie!
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Benvenuta!
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Sarebbe lo stimolo che cerco eheheh ho visto che esistono Discussione dove è possibile inviare i propri elaborati al di fuori dei concorsi. La proposta del Gruppo di Scrittura Settimanale invoglierebbe i partecipanti a un allenamento costante, non solo creativo, ma anche tecnico.
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Domanda: io sarei favorevole, benché con quasi due anni di ritardo rispetto al sondaggio eheheh) Ma come è andata a finire? Esiste un gruppo di scrittura settimanale? grazie
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Punteggiatura per i dialoghi: caporali (e trattino)
Akenar ha risposto a Violaliena nella discussione Tutorial
Salve! Ho letto tutto con interesse! Per lavoro utilizzo un Mac e, sempre con questo computer, scrivo le mie cose. Nemmeno sulla tastiera del Mac esistono i caporali, ma per farli esistono due semplici combinazioni « = Option+1 (da premere contemporaneamente) » = Option+Shift+1 (da premere contemporaneamente) Ciao! -
Benvenuta!
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Benvenuta!
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Grazie! Grazie eheheh Grazie!
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Grazie @Russotto
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Salve a tutti! Mi presento: sono Akenar e ho scoperto il forum relativamente da poco e, in vista del "Bizarro Contest", ho deciso di iscrivermi eheheh Amo tanto "raccontare storie" e spero, qui, di trovare infiniti stimoli per tante nuove idee, ma non solo! Cerco una comunità affiatata e appassionata, dedita nell'incoraggiare i singoli nel dare di più! Quindi vi abbraccio e tutti Ciao!