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Obiettivi di Cozzer
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Negli ultimi mesi ho letto parecchio, ora ho iniziato Se una notte d'inverno un viaggiatore, l'opera più sperimentale di Calvino. Non posso dire che sia il mio genere, ma quando l'autore è bravo diventa comunque interessante!
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Cozzer ha incominciato a seguire I libri che abbiamo abbandonato , [Help] Un passaggio che mi sta facendo impazzire. , Il caso Malaussène: Mi hanno mentito - Daniel Pennac e 4 Altri
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[Help] Un passaggio che mi sta facendo impazzire.
Cozzer ha risposto a Giovanna23 nella discussione sUPporto Scrittura
Hmm, forse per far scorrere meglio la frase si potrebbe togliere la parte sulla città d'origine (magari infilando quell'informazione in una delle frasi seguenti, se serve). La Robi era una donna di trentacinque anni che un pomeriggio lontano aveva condiviso con me un calice di vino, e la sera stessa mi aveva donato il suo corpo senza particolari preamboli. Se invece vuoi tenere quell'informazione, allora è meglio lasciare la prima virgola, però eliminerei comunque la seconda: La Robi era una donna di trentacinque anni, che un pomeriggio lontano e in un locale della mia città d’origine aveva condiviso con me un calice di vino, e la sera stessa mi aveva donato il suo corpo senza particolari preamboli. Però così l'inciso centrale mi sembra un po' troppo lungo; credo che la soluzione migliore sarebbe tenere solo il pomeriggio lontano oppure solo il locale della città d'origine. -
Ho controllato la casella di posta, vedo che nel mio scambio mail con loro c'è l'indirizzo "inediti@edikit.it". Al massimo scrivilo a mano per sicurezza, può capitare che i siti web facciano scherzi strani nel copia/incolla degli indirizzi mail.
- 17 risposte
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- fantasy e fantastico
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Sto proseguendo con la saga di Malaussene, ho letto da poco il quarto libro "Signor Malaussene". Certi aspetti diventano un pochino ripetitivi andando avanti, ma Pennac è veramente troppo bravo. Inoltre ho letto un paio di libri di Vonnegut, "Ghiaccio 9" ("Cat's cradle" in originale) e "Mattatoio nr. 5". Anche lui merita decisamente tutta la sua fama!
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Su consiglio di mio padre ho provato un libro di Carofiglio, "La versione di Fenoglio". Devo dire che non mi aspettavo mi prendesse così tanto! Scrive bene e si percepisce molto il fatto che attinga dalla sua lunga esperienza come magistrato per dare realtà alle sue storie.
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Ho letto da poco La gioia avvenire, romanzo breve di un'esordiente italiana che secondo me merita parecchio! Ora sto recuperando Fight club, che avevo scaricato tempo fa nel Kindle. Decisamente interessante, anche se purtroppo conosco da un pezzo il famoso colpo di scena.
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Il caso Malaussène: Mi hanno mentito - Daniel Pennac
Cozzer ha risposto a Russotto nella discussione (Parliamo di) Libri
Sono un grande fan di Pennac e di questa saga, di cui per ora ho letto solo i primi 3 libri. Andrò avanti con calma, alternandoli ad altre letture. Sono proprio curioso di vedere come l'autore adatterà la situazione e le vicende della famiglia Malaussene a un'epoca più moderna! -
Segnalo La gioia avvenire, libro di Stella Poli che racconta di un abuso subito, e delle difficoltà della vittima nel superarlo; il framing device della storia è un colloquio tra la sua terapeuta e un avvocato, nel tentativo di denunciare l'accaduto nonostante siano passati diversi anni. Ho scoperto questo libro per caso, capitando in una libreria proprio mentre l'autrice stava iniziando una presentazione. Ho deciso di acquistarlo dopo averla ascoltata un po', e devo dire che è stata una bellissima scoperta!
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Provo a fare il democristiano: il tuo discorso fila perfettamente (io scrivo 80% fantasy o fantascienza, figuriamoci), però c'è da considerare che noi siamo non dico "addetti ai lavori", ma comunque molto più dentro a questo mondo rispetto al lettore medio. Purtroppo questi sono generi che si sono fatti una certa reputazione, come pieni di opere derivative e più incentrate sul seguire gli schemi del genere che sul dare un significato alla storia. Non credo che questa reputazione sia meritata adesso (non più di tutti gli altri generi, di sicuro), però magari un fondo di verità c'era nel momento in cui è nata. Ci vorrà un po' per scrollarcela di dosso del tutto. Vedila così: 15 anni fa neanche ci provavano a recensire bene un fantasy, adesso fanno questa cosa del "oddio è fantasy ed è bello, ma come è mai possibile, non sarà che segretamente non è un fantasy?"; con un po' di fortuna a breve non sentiranno più il bisogno neanche di quella. (E se la prenderanno con un qualche nuovo genere che sta nascendo adesso e per allora sarà in ascesa)
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Non è questione di astio; conosco personalmente molti piccoli content creator che hanno visto il loro "giro" sul social di riferimento ridursi moltissimo da un giorno all'altro come conseguenza di questa o quella modifica invisibile dell'algoritmo, che all'improvviso ha cominciato a "nascondere" certi tipi di contenuti. E non parlo di un evento una tantum come può essere un incidente, sono dei cambiamenti che le varie piattaforme fanno regolarmente per incoraggiare chi le utilizza per promuoversi a fare uso delle funzioni a pagamento; oppure per accentrare l'attenzione di tutti su un piccolo numero di content creator enormi a scapito dei content creator più piccoli, perché questo aumenta la profittabilità della piattaforma. Ripeto, lo dico senza nessun moralismo; solo, è importante sapere che le piattaforme stanno gradualmente rendendo più difficile e costosa la creazione di una nicchia ai nuovi, piccoli content creator. Al momento non esiste alternativa e quindi è comunque indispensabile usare i social, e anche essere sul pezzo su quali social utilizzare per raggiungere quali fasce di pubblico. Tuttavia, penso sia meglio essere pronti a saltare da un social all'altro in base a come si sviluppa la situazione, e quindi può essere utile avere una base "neutra" in cui tenere i contenuti.
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I social vanno trattati in maniera usa e getta, dato che loro trattano te allo stesso modo; non in senso idealistico, ma proprio di sopravvivenza. Se il "nucleo" della tua presenza digitale è una pagina su un social, è un attimo che questa venga spazzata via da un giorno all'altro, oppure venga relegata alle profondità dell'algoritmo. In questo senso può essere utile avere un sito che ti appartiene da usare come fulcro, su cui carichi i contenuti in maniera stabile, che poi vai a replicare sui social che decidi di usare per cercare visibilità, cercando di diversificare senza affidarti troppo a uno solo, se possibile.
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Confermo quello che dice @Ayame sul fatto che non avere un dominio di primo livello, purtroppo, dà tantissimo un'impressione di amatorialità. Inoltre, se non ricordo male, diventa praticamente impossibile che il sito esca fuori come risultato di una ricerca Google o simili. Al di là del modo in cui viene creato il sito (creandolo da zero, modificando un template, usando una piattaforma alla Wix), è importante che poi vada a finire su un dominio tutto suo. La possibilità di comprare direttamente dal sito forse è un po' overkill se non hai un giro di vendite molto grosso, l'importante è che sia facile e immediato arrivare direttamente sulle pagine delle piattaforme che vendono nel momento in cui vedi un libro che ti interessa.
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Bella idea questo post! Per ora non mi viene in mente nulla, però seguo con interesse.
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La direzione del progresso, di Giovanni Cozza. Un guasto in un automa mette in collegamento mentale la macchina e la sua operatrice. Sarà l'inizio di un piano distruttivo per il pianeta. Pubblicato da Edikit. Romanzo di fantascienza, 174 pagine. Link per l'acquisto (al momento in prevendita, disponibile dal 4 aprile). Link alla preview online (primo capitolo). (Domanda per qualche admin: avrei voluto mettere l'immagine in cima al post, subito sotto il titolo, però non ci sono riuscito. Allegandola al post, mi pare che venga messa automaticamente in fondo. Mi è sfuggito qualcosa?)
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I libri che abbiamo abbandonato
Cozzer ha risposto a Nom de Plume nella discussione (Parliamo di) Libri
Ricordo solo "La spada della verità" di... Goodkind, mi pare, e "Underworld" di Don De Lillo. Il secondo pare sia considerato un caposaldo del suo genere e in effetti mi sembrava scritto bene, credo sia proprio il genere che non fa per me.