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Tacet

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  1. Tacet

    Acheron Books

    Anche a me piacciono molto. Ultimamente ho divorato Madonna Nera, ambientato dalle mie parti. Mi piacerebbe presentargli qualcosa ma detesto l'idea del Pitchnado, voglio essere sincero.
  2. Falso. Per esperienza diretta (ho pubblicato gratuitamente con un'ottima casa editrice media) gli interventi sono sempre minimi, o al massimo ti fanno notare che esistono dei buchi di trama. Nessuno può costringerti a cambiare cose importanti della tua storia. Falso anche questo. Spesso sono gli autori a fare endorsement per alcuni amici illustratori. A volte, ma è più raro, è l'autore stesso a proporre un proprio disegno/foto, come è successo nel mio caso che sono sia illustratore che scrittore. La casa editrice ha accettato tutto in blocco e abbiamo lavorato semmai sulla modifica delle illustrazioni, ma solo seguendo il mio gusto e solo di mia mano. Non esattamente, anche in questi casi il libro può essere inserito in una collana che segue degli standard precisi. Se hai approfondito il genere di cose che pubblicano, hai accettato anche questo e te lo devi aspettare. Queste sono scelte imprenditoriali ed economiche. Se il libro vende lo ristampi, altrimenti vai in perdita. Per quanto riguarda il quando pubblicarlo, esiste un calendario di uscite: perché dovrebbero far uscire prima il tuo se prima di te ci sono 10-15 autori? Per il numero di copie, c'è un numero base che viene applicato a tutti, sempre per un discorso economico, soprattutto se sei esordiente. E ci mancherebbe! Se lo trovi tu un editore estero, sei libero di metterti d'accordo in base al contratto che hai firmato, altrimenti se non riesci a vendere bene nemmeno in patria, chi vorrebbe tradurtelo e pubblicartelo altrove? Falso. Il 55-60% se lo mangia la Distribuzione. Il circa 30% le librerie. Tu ti stai letteralmente spartendo le briciole con il tuo editore. LOL. E ti sembra poco? Hai idea di quanto costi stampare un libro con il costo della carta che è lievitato enormemente? Sai quante vagonate di euro si prende la distribuzione? Hai idea di quanto costi fare anche solo un po' di pubblicità? Non andare per sentito dire, consiglio mio.
  3. Sto iniziando a guardarmi attorno nel panorama editoriale e per la prima volta ho inviato un racconto non a una casa editrice ma a un editor professionista. Voglio presentarlo al massimo della forma nei concorsi letterari. Poi forse mi rivolgerò anche a delle agenzie, chissà.

    1. Desy Icardi

      Desy Icardi

      Condivido la tua strategia.

  4. Tacet

    Otago

    Quindi non hai richiesto una scheda? No perché io vorrei mandarli qualcosa e vorrei capire come funzionano i feedback.
  5. Buongiorno, girando in rete ho cercato ovunque un'agenzia letteraria che tratti sia scrittori che illustratori, ma non ho trovato molto. Esistono agenti/agenzie che spingano autori di romanzi illustrati?
  6. Tacet

    Mercurio Books

    Ciao a tutti, vorrei parlare con voi di questa nuova casa editrice che al momento ha all'attivo 4-5 titoli. Sembrano libri interessanti, ma non ho capito se pubblicano anche italiani o si limitano a tradurre solo stranieri, inoltre non mi è ben chiaro che genere prediligano (hanno un'estetica legata a magia ed esoterismo ma hanno pubblicato solo un fantasy). Piccolo appunto: ho notato che hanno un budget molto ampio. Organizzano molti eventi, si pubblicizzano a pagamento su tutti i social e le loro copertine sono molto preziose (titoli a rilievo con effetti metallici), inoltre lo staff sembra piuttosto nutrito. Se avete altre informazioni, parliamone. Sito web: https://mercuriobooks.com/
  7. Ah mi era sfuggito questo post. Guarda, se toglie mercato alle EAP può essere un male necessario. C'è tanta spazzatura in giro scritta da persone senza indole creativa, e il fatto che qualcuno li sfrutti chiedendogli il contributo editoriale mi sa molto di wanna marchi. Il mio giudizio sul self è lo stesso dell'editoria crowdfunding: togliere guadagni alle EAP è la prima fase di questa battaglia, e va bene qualsiasi cosa. Detto questo, io ho trovato due anni fa una casa editrice free che mi sta distribuendo in tutta Italia, e mi ritengo estremamente fortunato. Da esordiente purtroppo cedetti alle EAP, ma avevo vent'anni e mi chiesero pochissimo come contributo, quindi accettai. Se fossi ventenne esordiente oggi, non lo rifarei e mi rivolgerei a questi strumenti gratuiti come il self o il crowdfunding se non riuscissi a trovare editori interessati, e magari farei dei corsi di scrittura creativa per confrontarmi con altre persone, in modo da far crescere le mie abilità. Quindi consiglio questo al tuo amico: mai EAP e tanto confronto con esperti del settore.
  8. William Burroughs, "la macchina morbida". Il cutup è una tecnica interessante ma dalla fruizione ostica. Cominciato nel 2008 e ancora non sono riuscito a finirlo, ma prima o poi ce la farò
  9. Tacet

    Moscabianca edizioni

    Ho visto su Directbook e ci sono: http://www.directbook.it/editore.php?id=248
  10. Tacet

    Moscabianca edizioni

    L'indirizzo della sede fisica è Via Giovannipoli, 65, 00145 Roma RM
  11. Guarda, è appena uscito mi sa. Prego!
  12. Astio no, semmai prudenza. Se mi mandano tre strike su YouTube e mi bloccano su facebook e Instagram o tiktok, il sito resta l'ultima spiaggia dove farmi vedere, è il monolite che raramente può cadere.
  13. Beh se il libro va bene è comodo avere un posto dove approfondire la lore con immagini, testi e video, piuttosto che avere la solita pagina facebook. Ma forse sto generalizzando troppo la mia esperienza personale
  14. Beh ci sono domini dot com a buon mercato che si aggirano sui 9 euro annuali, non credo che un web designer si faccia pagare così poco. Ripeto, è una soluzione per chi non si può permettere grosse cifre.
  15. Ciao Ayame, esistono escamotage molto efficaci, come acquistare il nome di un dominio e fare poi la redirect su qualsiasi piattaforma. Io ho fatto così e va alla grande, weebly è molto intuitivo e si può fare tutto gratis se metti la redirect. Lo dico per quelli esordienti che hanno poca pecunia da investire 😉 Per quelli invece che vogliono qualcosa di più e se lo possono permettere, ben venga pagare un web designer.
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