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Derenomis

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  1. Per una volta è il drago a dire no e non il cavaliere😂 Alcuni pezzi mi han fatto sorridere, altri mi sono sembrati un po' farraginosi, però complimenti 👏
  2. Io ho appena mandato la mail, e copia/incollato sulla pagina di cui avete messo il link, ho eseguito bene la procedura?
  3. «Oh possente cavaliere!» Oh no, i villici! Da come si appropinquano frementi alla mia persona, pretendono che io versi sudore. «Alt, lavoratori delle nobili terre non vostre», tese il braccio a palmo aperto e loro bloccarono l'avanzata. «Fatemi indovinare: un drago ha rapito la principessa?» «No possente cavaliere, i pirati.» «Pirati?» «Esatto loro.» Una acuta ma forte voce riempì l'aria, il possente cavaliere non poté esimersi dal voltarsi. Un'ombra, lieve si ingrandì fino a che egli, non giunse a terra con una folata di vento. La mano del possente cavaliere vezzeggiò i folti crini bruni del suo compagno d'armi equino, che riprese la quiete persa con un burrascoso sobbalzo. «Quei felloni con i barconi, son scesi e in spalla l'han caricata, sono stanco di questi furti di lavoro!» Dall'acuto con cui blatera, direi che i draconici genitali si sian compressi nella sua discesa finita con la botta dello scaglioso sedere... «Qual’è il suo nome, oh grande drago?» «Pappappero», con aria seccata giricchiò le dita in aria. Il possente cavaliere tirò un lungo sospiro, poi poggiò il gomito sulla criniera del suo fidato destriero, «signor Pappappero, non pensa che facendo una lunga traversata, a loro rischio e pericolo, debbano cercarsi qualcosa di cui vivere e pagare le spese di cui si son fatti carico?» «E le mie di spese? E poi, sono eoni che corro dietro le regali pulzelle di questo rione.» «E perché tu sì e loro no?» «Perché non ci sono abbastanza principesse per tutti e poi… e poi io… io pago le tasse!» Il metallico guanto, perplesso si mosse a grattare sotto lo scintillante elmo, «ok Pappappero, quindi la salviamo, così tu puoi rapirla ma almeno ci pagherai le tasse?» Nella scaglia larga sul suo petto, lenta la zampa arrivò al drummino dentro e, nelle dita lo strinse. Con un leggero soffio ne incendiò la punta, portando poi l'altra estremità alla bocca. Lunghe tirate e poi la nebbia grigiastra che uscì a forma circolare, abbassandosi guardò per bene il possente cavaliere. «Esatto, andiamo o cavaliere, mo' ce repigliammo tutto chillo ch'era 'o nuosto!» Per un indefinito lasso di tempo, i loro sguardi si sfidarono a singolar tenzone nell'assenza assoluta di rumori e infine, il possente cavaliere alzò la sua visiera. La lingua scivolò più volte sulle labbra, poi inspirò leggero. «No» «No? Come osi io sono il potente drago Pappappero! Nella mia lingua il mio nome significa: il terrore che fa piangere i bambini nemmeno ancora in progetto e tu osi dirmi di no?» Lo scintillante indice sinistro, si mise eretto a puntar il cielo, «ordunque grande drago, a cosa potrei mai servire io, un misero umano adornato di metallo, a lei se è così spaventoso?» Lo squamoso muso tentennò un po’, ritraendosi e girando a vuoto. «Beh… in due facciamo prima, no?» «No» Con calma ed eleganza le logore briglie si tesero e il cavallo diede le spalle prima al drago, poi ai villici, e pure questa volta me la scampo dal sudare.
  4. @Desy Icardi Grazie infinite per i consigli, ne farò tesoro.
  5. @Desy Icardi Una cosa tipo questa intendevi? Ho anche allegato le sinossi, altrimenti veniva un messaggio troppo lungo da leggere. Gent.ma redazione di xxx piacere mi chiamo X X di anni xx e sono un autore alle prime armi. Vi contatto per sottoporre alla vostra cortese attenzione, alcune sinossi di una trilogia con storia e soggetti unici, da me creati. La trama si sviluppa sul nostro pianeta, ma 400 anni nel futuro, dopo che nel presente si sono verificate immani catastrofi naturali in sequenza. Il protagonista si troverà a fare scelte dolorose e forse nemmeno moralmente giuste, sbagliando e crescendo di continuo nell'arco dei 3 libri. L'intero mondo muterà nel tempo, anche per via degli eventi causati dal protagonista. Per trasparenza voglio avvisarvi che, a causa di circostanze non dipendenti da me (una persona a cui mi ero affidato, per correzioni e parti burocratiche, non ha mai fatto nulla in anni e alla fine mi ha lasciato solo) temendo di perdere tutto ciò su cui stavo lavorando, ho preso la decisione di pubblicare il primo tramite self Kdp Amazon (quindi non vincolato con nessun contratto editoriale e facilmente rimovibile dagli store). Distinti saluti Sinossi 1°e 2° 3 °libro.pdf
  6. Davvero un'ottima idea, preparo il tutto e poi lo posterò qui per eventuali altri consigli; le cose mi piace sempre vederle da diversi punti di vista
  7. @Desy Icardi crepi 😉 Ma con il problema del libro già pubblicato, cosa mi conviene inviare? Il secondo quando ho finito o il primo? E sta cosa, come dovrei impostarla?
  8. @Desy Icardi grazie mille, proverò a fare così 😁
  9. Derenomis

    Aiuto per editore

    Salve, vorrei spiegarvi brevemente la mia situazione: ho pubblicato in self tramite KDP (Amazon) il primo capitolo di una trilogia. Scelsi questa strada poiché non sapevo come fare dato che chi mi doveva dare una mano mi ha preso in giro per anni senza ne fare correzioni ne aiutarmi a trovare un editore. Fatta questa premessa, sto terminando il secondo libro della trilogia e stavo cercando un editore sia per la pubblicazione sia per crescere proprio come autore. So che è difficile, ma avete consigli da darmi? Naturalmente il primo essendo in self posso rimuoverlo dal kdp quando voglio.
  10. Io non conoscendo take procedimento, ho fatto una cosa semplice: li ho scritti sull'inizio di capitolo così »«, poi basta fare una sola volta copia e incollavo dove mi servissservisse. Una volta che hai i simboli disposti così »« è tutto più facile, rendendo anche semplice la scrittura dal cellulare e tablet.
  11. Derenomis

    L'Eterno Ritorno

    Mi sono scordato di scrivere una cosa: è il primo di una trilogia e sto scrivendo il secondo😁
  12. Io ho pubblicato con Kdp(Amazon) e praticamente devi fare tutto tu, copertina, ediding e correzione bozze. Il guadagno del cartaceo va calcolato togliendo la spesa di stampa, però c'è di buono che loro stamperanno solo quando gli arriva un ordine e anche le librerie possono comunque ordinarlo da Amazon come se fosse un normale fornitore. Per la parte fiscale, tu prendi delle royalties e vanno dichiarati come opere d'ingegno(c'è un sezione apposita). Non serve partita iva perché tu non fai impresa; è Amazon l'impresa che prende ordini, stampa e distribuisce.
  13. Derenomis

    Buondì!

    Benvenuta @Milena Vallero 🍾🍾🍾 Non ho mai capito sta cosa dell'età 🤔
  14. Derenomis

    Ciao!

    Benvenuto @CESARE MALEDETTO 🍾🍾🍾
  15. Derenomis

    L'Eterno Ritorno

    - Titolo: L'Eterno Ritorno – La nascita - Autore: Lisi Simone - Editore: YouCanPrint (Self) - Genere: Distopico/Sovrannaturale - N° di pagine: 300 - Link per l’acquisto/download: Cartaceo: https://www.amazon.it/Leterno-Ritorno-nascita-Simone-Lisi/dp/B0CGWLXM37/ref=mp_s_a_1_1?crid=CUNC94IVQM6H&keywords=l%27eterno+ritorno+la+nascita&qid=1695452701&sprefix=l%27eterno+ritorno+la+nascita%2Caps%2C369&sr=8-1 Ebook: https://www.amazon.it/L-ETERNO-RITORNO-Simone-Lisi-ebook/dp/B09K9942SS/ref=mp_s_a_1_2?crid=3A4UBEOI2YZJO&keywords=l%27eterno+ritorno+la+nascita&qid=1694366154&sprefix=l%27eterno+ritorno+la+nascita%2Caps%2C208&sr=8-2 - Note: Questo è il primo di una trilogia - Trama: Nota è la stoltezza dell'uomo. Con queste semplici ma sempre attuali parole, inizia questa storia dove la natura si ripresenta come padrona. L'umanità tornerà ad affacciarsi sulle terre emerse, dopo aver sfiorato l'estinzione quattrocento anni prima. Gregorio, un ragazzo che ha perso tutto a causa di un misterioso flagello, si troverà a barcamenarsi tra i pericoli di un nuovo e ostico mondo, oltre che con le vecchie ossessioni dell'essere umano. Le sue conoscenze e il suo punto di vista verranno stravolti, facendogli comprendere che non sempre, è vero ciò che sembra. Ha inizio così questa saga che ti porterà in un possibile futuro mondo, in ripresa dopo secoli dalle catastrofi avvenute. - Estratto: Nota è la stoltezza dell’uomo, adorante un solo dio: il denaro. In suo nome si commettevano moltitudini di imprese, molte di cui sarebbe meglio perderne ogni ricordo. L’ultima che si ricordi fu la scintilla. Una guerra di tali proporzioni, da avere come suo teatro ogni terra emersa. Nell’imperversare della lotta, accadde… nessuno avrebbe mai potuto prevederlo. Entrò in scena una forza esterna, seppur vicina… la natura stessa. Come a ricordare al genere umano che è solo un ospite temporaneo; iniziarono violenti e ripetuti terremoti, tali da cambiare la morfologia di interi paesi. A dimostrazione che a nulla contava il volere dell’uomo, la natura gli restituì indietro tutto ciò che egli cercava di celare nel sottosuolo. Poi vennero gli tsunami che spazzarono ogni genere di iniquità dalla terraferma, come per ripulirla. La lava cominciò a scorrere a fiumi, sembrando quasi a voler disinfettare la terra stessa. Poi, a completamento di un’opera di bonifica già scritta e mai attuata, sopraggiunsero violente tempeste e uragani. Tuttavia la vita non sparì, anzi, si rafforzò per adattarsi al nuovo mondo appena nato. Anche gli esseri umani sopravvissero, a modo loro. Essi infatti avevano creato dei rifugi e fortificato città, in modo da resistere a tutto ciò che la terra gli stava gettando contro. Passarono più di trecento anni prima che gli uomini osassero uscire, in questo frangente persero ogni speranza, anche quelle di natura religiosa. La paura delle radiazioni che potevano ancora recar danno, i racconti tramandati a voce da chi li aveva vissuti, tutto ciò condizionò pesantemente il loro essere. Alcuni però, provarono a ricolonizzare quello che un tempo era il loro pianeta. Si trovarono di fronte a un ambiente più ostile che mai; riuscirono a creare piccoli insediamenti nelle vicinanze dei rifugi. Incominciarono a esserci nuovi pionieri dell’esplorazione, pur con effetti inizialmente disastrosi. Con la caparbietà che contraddistingue il genere umano però, ci furono anche degli esiti positivi. Questi seppur scarsi, permisero loro di trovare vie sicure e di intrecciare nuovi rapporti commerciali e umanitari. Pian piano sembrava che il genere umano, quasi portato all’estinzione, stesse rifiorendo, sembrava. Oltre a una natura così aspra, l’uomo dovette tornare a fare i conti con il suo male peggiore… se stesso. Infatti con i primi commerci tornò anche la sete di conquista, che nonostante tutto quel che fosse accaduto non si era mai sopita. Se inizialmente erano solo piccole baruffe per terreni coltivabili o sorgenti di acqua, si poteva già sentire l’eco di nuove e sanguinose guerre all’orizzonte.
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