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TronikCri

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  1. Ti ringrazio (Anche se mi sento una dilettante anche io). A volte mi porta a sembrare un po' "assente" ma per fortuna vengo capita dalle persone importanti nella mia vita. (temo si siano rassegnati) Ti capisco perfettamente! A volte quando non riesco ad annotarmele mi sembra di aver perso un qualcosa di importantissimo. Credo di avere due o tre quadernini in giro per casa con idee varie che ogni tanto tiro fuori e riprendo. Essendo appassionata di cancelleria varia ho più quaderni/diari che cose da scriverci. Ma confido che un giorno li riempirò.
  2. Per quanto mi riguarda ho la sfortuna di avere buone idee o ispirazione sempre lontana dal pc (e da casa). Per farvi capire la maggior parte delle volte sono a lavoro, in macchina o in giro chissà dove. In quei casi appunto tutto appena riesco su cellulare o libretto. Scalette oppure anche solo idee brevi. Quando sono a casa non ho più l'umore che ha fatto scaturire una certa idea ma se questa risulta ancora buona dopo una seconda lettura la metto per iscritto. Il fatto è che per quanto mi riguarda quando mi immergo nella scrittura io divento secondaria. C'è il mio personaggio (che avrà sempre un po' della me scrittrice) ma è importante quello che capita a lui/lei secondo lo schema della storia. Per spiegarmi ancora meglio, può essere una giornata felice e tranquilla per me ma se al mio personaggio capita qualcosa di triste a me scende una lacrima. Sarà forse la mia mentalità da sceneggiatrice ma una scena si sussegue ad un'altra. Ho avuto casi in cui non avevo la voglia di scrivere una determinata scena. Ma c'è sempre la rilettura in un secondo momento. Forse può notarsi la svogliatezza e riscrivere in un secondo momento.
  3. TronikCri

    Ciao a tutti

    Benvenuto!
  4. TronikCri

    Ciao a tutti

    Grazie mille
  5. Ti ringrazio davvero molto per tutto (compreso l'averlo letto) Il mio più grande ostacolo qua si vede. I Verbi. Il fatto che anche sapendolo ci presto troppa poca attenzione mi fa riflettere. Dovrò migliorarmi. Appena ho un attimo di tempo mi faccio tutte le correzioni che mi hai consigliato. Intendevo la cassetta della posta. Errore mio. XD Grazie davvero
  6. TronikCri

    Ciao a tutti

    Sì, quello sicuramente. Saper scrivere una sceneggiatura mi aiuta molto ma ogni tanto mi lascio sommergere da dubbi e insicurezze. Grazie per il suporto!
  7. Martino ha 83 anni ed il suo migliore amico è il portafoglio. Non che abbia molti soldi, ma nella sua testa ogni centesimo è ben calcolato e ogni spesa registrata. La sveglia al mattino non suona, serve solo a guardare che ore sono quando si alza la notte per pisciare, lui è comunque puntuale come avesse un orologio nella testa ed alle sei alza la serranda della cucina. Con tutta la calma del mondo si prepara la colazione e prende le medicine mattutine. Poi guarda un po’ fuori dalla finestra. Alle sette e venti è posizionato fuori dall’ufficio postale, pronto e praticamente sempre il primo. L’ufficio, nel piccolo comune piemontese dove risiede, apre tre giorni a settimana e solo al mattino. A seguire caffè al bar e ritiro giornale in edicola. Alle otto e un quarto è seduto a casa a leggere il giornale. Fino al momento in cui si presenta Oreste, il suo più caro amico. “Oh Martino! Vieni fuori!” Si parlano sempre rigorosamente in dialetto con un marcato accento piemontese. “Oh Oreste! Tutto bene?” “Ho Marina con male alle ginocchia!” Martino non si è mai sposato perché a suo dire le donne costano. A differenza sua, Oreste si è sposato giovane e conta ben quattro figli e cinque nipoti. Un giorno Oreste ha chiesto al suo amico il perché non abbia mai trovato l’amore. Martino sospirando raccontò che una sera di molti anni prima aveva visto una bellissima ragazza passeggiare per Torino, però lei gli aveva detto che per un po’ d’amore avrebbe dovuto darle 50 mila lire, così aveva capito che non ne valeva la pena. Oreste era rimasto sorpreso, era un prezzo onesto tutto sommato. Oreste è un buon amico ma con lui bisogna parlare chiaro, e soprattutto forte. Porta gli apparecchi acustici ma ogni tanto si dimentica di cambiare la pila o di riaccenderli quando li spegne per non sentire la moglie che gli fa le ramanzine. Non è mai stato molto sveglio e scattante. “Senti un po’… hai visto cosa ha fatto la Juve?” Se c’era una cosa per la quale non andavano d’accordo era il calcio. Martino è Juventino convinto, non si perde una partita. Mentre Oreste è del Toro ma non tifoso quanto l’amico, che se la Juve perde rimane con il magone due giorni. Passano gran parte della mattinata a chiacchierare e scambiare due parole con i passanti. Alle undici Martino mette a bollire l’acqua della pasta ed a mezzogiorno è già pronto per fare il pisolino pomeridiano. Quando si alza controlla la casella della posta. E rimane sconvolto. Al suo interno c’è il cedolino per la tassa sui rifiuti ma è sicuramente errato. Quasi sviene alla lettura della cifra esorbitante che si ritrova sotto gli occhi. Però il comune riceve solo al mattino. Passa così l’intera giornata a crogiolarsi e ripensare ad ogni minimo dettaglio. Passa la notte quasi senza dormire non fosse per le gocce che prende per calmare i nervi che lo stendono per qualche ora. Il mattino seguente alle otto meno venti è davanti al comune, come sempre in anticipo di circa mezz’ora. Dopo cinque minuti l’operaio del comune che sta pulendo le aiuole si incuriosisce. “Oh Martino! Tutto bene?” “Ciao Franco! Mah, più o meno. Devo assolutamente parlare con Clelia!” “Marca male allora! È in ferie per tutta la settimana, è andata a Cuneo ad un seminario per segretarie con problemi di balbuzie, povera cristiana” Martino torna sui suoi passi sconsolato. Una settimana. Giusto il tempo possibile per pagare il bollettino senza l’aggiunta della penale. Quando arriva a trovarlo Oreste si sfoga con lui. Non riesce a darsi pace. Parla per una decina di minuti buoni, poi ripete tutto perché l’amico aveva capito ingiustizia invece di immondizia. “Per quale ingiustizia dovresti pagare tu?” “Ma no! È stata un’ingiustizia ma devo pagare l’immondizia! “AH ho capito! Un problema di edilizia!” Alla fine usando il termine rifiuti e facendogli vedere la pattumiera ne sono venuti a capo. Oreste sembrò pensarci un attimo. “Ma Cuneo non è lontano, mia figlia più giovane abita da quelle parti, due orette e siamo giù” Martino inizia a farsi due calcoli, rinunciando ad un pranzo con gli amici che aveva in programma sarebbe stato fattibile per le sue finanze, contando benzina e il fatto che avrebbero potuto dormire ospiti dalla figlia di Oreste così da non stancarsi troppo. C’era solo un dettaglio. “Oreste… io non ho rinnovato la patente!” “Io sì, ed ho appena fatto la revisione alla panda!” “Ma ci possiamo andare con quel pezzo di antiquariato?” “Non offendere la mia bambina, quella si arrampica sui muri. E poi siamo vecchi, possiamo.” Martino non ne è molto convinto, e soprattutto ha leggermente paura della guida spericolata di Oreste. Mentre l’amico sta già pensando a cosa dire alla moglie per convincerla a lasciarlo andare. Il giorno dopo sono pronti. Oreste arriva con cinque minuti di ritardo e Martino lo stava aspettando già da quaranta minuti. La piccola panda 4x4 Sisley verde scuro del 1989 è come sempre tirata a lucido perché Oreste la tiene come un gioiellino. La partenza tutto bene. In autostrada un po’ meno. La macchina superata una certa velocità sembra uno shuttle pronto al decollo. Vibra talmente tanto che quando si fermano in autogrill devono stare seduti cinque minuti prima di poter scendere senza barcollare. Una volta seguite le istruzioni della figlia di Oreste la raggiungono prima a casa e si fanno spiegare come raggiungere la sala congressi. Una volta arrivati là chiedono informazioni. Martino va al bagno e quando esce vede Oreste salutare un inserviente. “Ho trovato la sala!” Vanno verso una sala ma sembra ci sia una conferenza iniziata e si siedono al fondo in attesa. Oreste dopo cinque minuti in cui non capisce una parola fa segno a Martino e stacca gli apparecchi. Due secondi esatti dopo si è appisolato. Martino si guarda intorno non trovando Clelia. Sente una donna parlare di come un tizio l’abbia insultata al telefono, un ragazzo racconta di come l’azienda gli facesse fare orari assurdi. Poi l’anziano si gira verso la ragazza seduta vicino a lui. “Ma, è questo il seminario delle segretarie?” La ragazza gli fa segno di tacere e gli passa un opuscolo: “Gruppo di supporto per centralinisti omonimi” Martino sospira arrabbiato. Tira una gomitata all’amico per svegliarlo ed andarsene. Peccato lui, colto alla sprovvista di alza di scatto attirando l’attenzione della sala. Il relatore si rivolge direttamente a lui sorridendo. Martino gli fa segno di accendere gli apparecchi. “Vuole lasciarci la sua testimonianza di call center?” Inutile dire che Oreste di tutta la frase ha capito solo call center e inizia a lamentarsi e spiegare perché ha tolto il telefono fisso e che fine farebbe fare a quelli che adesso lo chiamano al cellulare. Il tutto colorito da parolacce in dialetto impronunciabili se non nelle peggiori bische clandestine, gare di tarocchi o partite a bocce. Martino lo trascina fuori a forza prima che il tutto finisca in rissa. Dopo aver passato dieci minuti a tranquillizzarlo riprendono a ricercare la sala. Poi Martino sente Oreste mentre chiede ad una suora: “Scusi sorella, sa dove si tiene la riunione delle segretarie con le babbucce?” Al ché Martino si arrende e chiede ad un ragazzo. “Scusa giovanotto, sto cercando la sala congressi per la riunione delle segretarie…” “Ha guardato su internet? Facebook? Cercato l’evento? L’indirizzo al navigatore è giusto? o come lo chiamavate un tempo… il Tom Tom” Martino ha gli occhi sgranati e non ha la più pallida idea di cosa stia parlando. Annuisce, ringrazia e va a cercare Oreste. Lo trova mentre si gratta la testa pensieroso. “Senti, l’inserviente con cui hai parlato prima si chiamava per caso Tom?” “La suora? Ah si chiama Tom? Ma sei sicuro?” “Ma no, hai parlato con un certo Tom?” “Non che io sappia, chi sarebbe?” “Non lo so, forse il capo del posto” Iniziavano entrambi ad essere stanchi. I passi costano più fatica dopo una certa età. “Torniamo da tua figlia?” Martino è esausto e affranto, avrebbe pagato la penale. “Mi dispiace” Oreste sorride all’amico e gli dà una pacca sulla spalla. Mentre attraversano il viale per arrivare alla macchina si sentono chiamare. “Ma-ma-martino?” Vedono Clelia arrivare verso di loro con aria sorpresa. Prima che lei possa dire altro Martino le mette sotto il naso la busta incriminata. La donna la apre e sgrana gli occhi. “Oh scu-scusami Martino, qui c’è un errore. Se me la lasci mi co-collego e la co-correggo. Faccio due telefonate e co-controllo” “Mi assicuri che non dovrò pagare la penale?” “No tra-tranquillo, neanche un euro in più di quanto devi” Poi la segretaria, che conosce Martino ed Oreste da anni, li guarda curiosa. “Ma per-perché non avete chiesto alla mia so-sostituta?” I due anziani la guardano con gli occhi sgranati e dopo essersi scambiati un’occhiata tra di loro rispondono insieme. “Tanto passavamo di qua”
  8. TronikCri

    Ciao a tutti

    Grazie infinite! Purtroppo di pause ne faccio troppe a dire il vero, tra il lavoro e la vita privata. Ma non demordo. Certo! Volentieri! Grazie
  9. TronikCri

    Ciao a tutti

    Grazie mille
  10. TronikCri

    Ciao a tutti

    Mi presento in questo forum che ha subito catturato la mia attenzione. Mi chiamo Cristina. I miei studi si sono concentrati nell'ambito del fumetto. Alla scuola di comics di Torino ho seguito i corsi di Fumetto, colorazione digitale e sceneggiatura (anche il master). Già mentre studiavo fumetto sentivo la necessità di raccontare le storie che mi passavano per la testa. Mentre però la mia passione per il mondo dei fumetti va avanti (lentamente ma non demordo) mi sono cimentata con la scrittura. Ho provato partecipando anni fa al concorso del battello a vapore e due anni fa a 88.88 entrambi non andati a buon fine. Sto finendo un romanzo iniziato per diletto ma che a questo punto mi mette molta ansia. Perché non so se resterà un romanzo nel cassetto o se vedrà la luce. Con questo intendo anche da parte mia. Temo di aver sbagliato tutto, non so se è una sensazione comune o meno. In questo forum spero di riuscire a trovare qualche consiglio e sbloccare questa situazione. Vi ringrazio
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