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Luca Canetti

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  1. Luca Canetti

    Catena musicale

    For Michael Collins, Jeffrey And Me - Jethro Tull
  2. Se posso, vorrei dire la mia. Per quanto mi riguarda, come ho sempre detto, non miro alla pubblicazione (se ci arriverò ben venga, sia chiaro, ma non è quello che mi interessa); in realtà, miro a scrivere per puro diletto. Inoltre, per quanto mi riguarda, mi baso molto (forse troppo) sull'ispirazione
  3. Eccomi ad aggiornare questo mio diario. Non è facile farlo, perchè ho davvero tante idee per la testa e mi è difficile realizzarle tutte. Ma una cosa molto importante c'è, e ne vado fiero: sto scrivendo un racconto in cui credo sul serio.
  4. Luca Canetti

    Storia blu

    Erano già le due del pomeriggio di una radiosa giornata di giugno, quando Marica Silvia, una ragazza di circa 18 anni, uscì per andare al parchetto della vecchia chiesa a pochi passi da casa sua. In genere era sempre entusiasta di farsi una bella camminata in solitaria, ma quel pomeriggio sembrava sentirsi stretta nella sua maglietta preferita: era come se si sentisse incompleta, diversa. Aveva tanti pensieri tristi in testa. Ma all’improvviso ritrovò il sorriso, anche perché sapeva di poter contare sulla sua migliore amica, anzi su una vera e propria sorella; si conoscevano da una vita, e si può addirittura affermare che sono cresciute insieme, dato che sono sempre state inseparabili: tutti la conoscevano come ‘la ragazza invisibile’, ma solo Marica poteva chiamarla Sarah, anche perché era l’unica da cui si sentiva veramente capita. Venivano entrambe da famiglie disfunzionali, ma grazie al loro carattere forte e determinato si erano sempre
  5. Eccomi finalmente ad aggiornare questo mio diario/post. Devo dire che sto vivendo un periodo assolutamente proficuo, innanzitutto perchè mi sono lasciato alle spalle delle persone che consideravo amici, ma che non si sono assolutamente rivelati tali, ma soprattutto perchè sto avendo grandi soddisfazioni dalla mia arte. Per questo, ho deciso di approfondire per bene Schumann, anche perchè, oltre alle sue opere pianistiche, avrei piacere di suonare anche brani singoli.
  6. Se posso, vorrei dire la mia. Come ho già detto diverse volte, sono un pianista classico e anche se so di esserlo, quando mi chiedono che cosa faccio, non dico mai 'sono un musicista', ma dico sempre 'sono un pianista classico'. Questo è dovuto al fatto che, pur avendo la consapevolezza di essere cresciuto molto dal punto di vista musicale e dal punto di vista dell'esperienza, so che ho ancora tanto da imparare, anche perchè, nella mia arte c'è sempre qualcosa da imparare, magari per quanto concerne come rendere meglio un passaggio o/e un brano, che parte del dito o/e della mano usare per rendere al meglio una certa parte di quel brano, e così via. Per quanto mi riguarda, quando suono che io sia triste, allegro o abbia addirittura bisogno di una scarica di adrenalina, so cosa suonare per valorizzare o per scacciare quel sentimento. Per quanto concerne il mio approccio alla scrittura, quando mi viene un'idea cerco di annotarla immediatamente, anche se poi quando mi metto a scrivere quell'idea subisce qualche piccola variazione.
  7. Non è una cosa facilissima da spiegare, ma posso dire che è un qualcosa che mi scatta in automatico. Infatti quando vedo una cosa del genere, mi viene spesso da avvicinarmi e chiedere perchè lo fa.
  8. Cos'è che 'accende' la vostra vena creatrice? Cos'è cioè quel qualcosa che vi ispira e vi fa scattare l'ispirazione per scrivere? Per quanto mi riguarda, una cosa che mi 'accende' l'ispirazione creatrice è vedere le ragazze tirarsi giù le maniche per nascondere le mani.
  9. Eccomi finalmente ad aggiornare il mio post. Stavolta, vorrei parlare dei miei progetti di scrittura. Ho infatti in scrittura diverse cose, tra cui un racconto lungo/romanzo che mi girava in testa prima di fare la terza dose. Mentre cercavo di limare mentalmente il testo, avevo ben chiaro in mente uno dei personaggi: una ragazza che è conosciuta in un modo da tutti, ma che in realtà ha un carattere del tutto diverso.
  10. Eccomi ad aggiornare il mio topic. È da un bel po' che non scrivo, ma devo dire che questo periodo è stato proficuo. Soprattutto perchè ho scoperto che suonare Schumann mi dà soddisfazione. Non a caso, ho deciso di arricchire il mio repertorio pianistico con la 'Arabesque' op. 18, una delle sue numerose opere pianistiche. Ma è stato un periodo prolifico anche perchè ho ripreso a scrivere e devo dire che credo in quello che produco. Appena possibile vedo di postare qui quello che sto scrivendo
  11. Era una luminosa e tranquilla giornata di marzo. Alessia stava maturando la consapevolezza che era anche alla ricerca di qualcosa che andasse oltre alla sua grande passione per il grande universo della filosofia. Decise quindi di andare nel vicinissimo convento delle suore domenicane spinta dal semplice intento di capire. Era davvero felice di andarci, anche perché da anni desiderava fermarsi a salutare le dipendenti della piccola libreria del paesino dove aveva fatto uno lungo tirocinio. Ma all’improvviso cambiò idea, non solo perché si accorse che la libreria era chiusa, ma anche perché aveva capito che era importante trovare una risposta alle domande che erano emerse dalle sue numerose esperienze esistenziali. Mentre camminava, si sentiva leggera come una piuma e aveva la sensazione di osservarsi dall’esterno: era consapevole che tutti i suoi perché stavano finalmente per dissolversi, in modo da riuscire a collocare ogni tassello della sua vita al posto giusto. Sapeva anche che stava per fare un passo molto delicato che necessitava un’attenta e approfondita riflessione, ma tutto quel pensare la portava all’unica conclusione che quella poteva essere la sua strada. Doveva solo aprire il suo cuore e mettere il tutto nelle mani del suo direttore spirituale. Mentre camminava, finiva di ascoltare la sua nuova playlist di canzoni inedite: gestiva un blog e aveva sempre piacere di ascoltare musica nuova. Era l’ennesimo disco che ascoltava e non riusciva a trovare un artista che la soddisfacesse davvero. Non era facile per lei riuscire a trovare un cantante che le affidasse l’ascolto del suo EP, dell’antologia o del singolo che anticipa l’album, perché era risaputo che aveva un gusto incredibile per la stroncatura mediato da una scrittura tesa ma godibilissima. Le sembrò di vivere in un sogno quando si trovò davanti alla porta d’ingresso del chiostro proprio alla fine di una delle canzoni. Il suo cuore batteva forte perché sapeva che aveva preso in mano la sua vita e stava per darle l’importanza che merita. Proprio in quel momento la porta scorrevole si aprì e apparve suor Barbara. -Michi! Che bello vederti! Io e le sorelle abbiamo pregato tanto per te. Vuoi venire in cappella con noi? -C’è Padre Lauro? Sono qui per parlare con lui. Barbara sorrise e annuì. Quel giorno, Michi entrò in chiesa col cuore che batteva forte: in quel momento, nessuno era più felice di lei. Era in un luogo dove si sentiva a casa: sapeva che in quell’ambiente riusciva a esprimere sé stessa con naturalezza. Appena entrò nella cappella si stupì del fatto che quel luogo era rimasto esattamente come se lo ricordava. Doveva soltanto cercare di ricollocare mentalmente alcune cose che avevano subito dei piccoli spostamenti, ma questo non influì minimamente sulla gioia grande che provava. Appena la porta si chiuse alle sue spalle, Michi fece il segno della croce e si mise a sedere nei primi banchi. Poi giunse le mani, chiuse gli occhi e disse una splendida preghiera a Colui che amava con tutta sé stessa e che era sempre stato il suo universo sin da quando era piccolissima. Era ancora concentrata nella preghiera, quando si accorse che la Messa stava per iniziare. Fu in quel momento che si sentì accarezzare la spalla destra. Immaginò che potesse trattarsi di Miriam, la ragazza che Michi conosceva da moltissimo tempo. Si ricordò di tutte quelle volte in cui, ai tempi del liceo, passavano gran parte del loro tempo libero a ascoltare, rigorosamente da vinile, gli album più importanti del buon rock progressivo. In quel periodo, Michi era fissata con Close To The Edge degli Yes, e lo riproponeva spesso, perché affermava che l’ascolto di quel disco spiegasse molte cose. Tutto questo la portava a sorridere. Pensò anche che conoscere Miriam poteva essere per lei un motivo di arricchimento spirituale, perché aveva fatto un po’ di strada in più in quel cammino e quindi avrebbe avuto molte cose da insegnarle. Stava riflettendo su tutto questo quando suor Ilenia le si avvicinò. -Tra poco Padre Lauro sarà qui. Alessia si limitò ad annuire.
  12. Luca Canetti

    Ciao

    Benvenuta
  13. Ok. rieccomi. Ho trovato il tempo per lavorarci un po' su. Era una luminosa e tranquilla giornata di marzo. Alessia stava maturando la consapevolezza che era anche alla ricerca di qualcosa che andasse oltre alla sua grande passione per il grande universo della filosofia. Decise quindi di andare nel vicinissimo convento delle suore domenicane spinta dal semplice intento di capire. Era davvero felice di andarci, anche perché da anni desiderava fermarsi a salutare le dipendenti della piccola libreria del paesino dove aveva fatto uno lungo tirocinio. Ma all’improvviso cambiò idea, non solo perché si accorse che la libreria era chiusa, ma anche perché aveva capito che era importante trovare una risposta alle domande che erano emerse dalle sue numerose esperienze esistenziali. Mentre camminava, si sentiva leggera come una piuma e aveva la sensazione di osservarsi dall’esterno: era consapevole che tutti i suoi perché stavano finalmente per dissolversi, in modo da riuscire a collocare ogni tassello della sua vita al posto giusto. Sapeva anche che stava per fare un passo molto delicato che necessitava un’attenta e approfondita riflessione, ma tutto quel pensare la portava all’unica conclusione che quella poteva essere la sua strada. Doveva solo aprire il suo cuore e mettere il tutto nelle mani del suo direttore spirituale. Mentre camminava, finiva di ascoltare la sua nuova playlist di canzoni inedite: gestiva un blog e aveva sempre piacere di ascoltare musica nuova. Era l’ennesimo disco che ascoltava e non riusciva a trovare un artista che la soddisfacesse davvero. Non era facile per lei riuscire a trovare un cantante che le affidasse l’ascolto del suo EP, dell’antologia o del singolo che anticipa l’album, perché era risaputo che aveva un gusto incredibile per la stroncatura mediato da una scrittura tesa ma godibilissima. Le sembrò di vivere in un sogno quando si trovò davanti alla porta d’ingresso del chiostro proprio alla fine di una delle canzoni. Il suo cuore batteva forte perché sapeva che aveva preso in mano la sua vita e stava per darle l’importanza che merita. Proprio in quel momento la porta scorrevole si aprì e apparve suor Barbara. -Michi! Che bello vederti! Io e le sorelle abbiamo pregato tanto per te. Vuoi venire in cappella con noi? -C’è Padre Lauro? Sono qui per parlare con lui. Barbara sorrise e annuì. Quel giorno, Michi entrò in chiesa col cuore che batteva forte: in quel momento, nessuno era più felice di lei. Era in un luogo dove si sentiva a casa: sapeva che in quell’ambiente riusciva a esprimere sé stessa con naturalezza. Appena entrò nella cappella si stupì del fatto che quel luogo era rimasto esattamente come se lo ricordava. Doveva soltanto cercare di ricollocare mentalmente alcune cose che avevano subito dei piccoli spostamenti, ma questo non influì minimamente sulla gioia grande che provava. Appena la porta si chiuse alle sue spalle, Michi fece il segno della croce e si mise a sedere nei primi banchi. Poi giunse le mani, chiuse gli occhi e disse una splendida preghiera a Colui che amava con tutta sé stessa e che era sempre stato il suo universo sin da quando era piccolissima. Era ancora concentrata nella preghiera, quando si accorse che la Messa stava per iniziare. Fu in quel momento che si sentì accarezzare la spalla destra. Immaginò che potesse trattarsi di Miriam, la ragazza che Michi conosceva da moltissimo tempo. Si ricordò di tutte quelle volte in cui, ai tempi del liceo, passavano gran parte del loro tempo libero a ascoltare, rigorosamente da vinile, gli album più importanti del buon rock progressivo. In quel periodo, Michi era fissata con Close To The Edge degli Yes, e lo riproponeva spesso, perché affermava che l’ascolto di quel disco spiegasse molte cose. Tutto questo la portava a sorridere. Pensò anche che conoscere Miriam poteva essere per lei un motivo di arricchimento spirituale, perché aveva fatto un po’ di strada in più in quel cammino e quindi avrebbe avuto molte cose da insegnarle. Stava riflettendo su tutto questo quando suor Ilenia le si avvicinò. -Tra poco Padre Lauro sarà qui. Alessia si limitò ad annuire.
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