Classifica
Contenuto Popolare
Mostra il contenuto con la massima reputazione da 07/11/2024 in Risposte
-
Ciao Marco, Molto bene, direi. Tieni conto che nel mio caso la promozione era in parte affidata a un'associazione esterna alla casa editrice (la stessa che ha organizzato il concorso grazie al quale ho pubblicato con Solferino), ma anche l'ufficio stampa della ce mi ha seguita molto bene. Ho avuto recensioni in diversi quotidiani e riviste, presentazioni online e addirittura un breve servizio sul tg2 Achab. Il libro è andato bene, sono molto contenta. Ha anche vinto diversi concorsi, tra cui il prestigioso Città di Como nella sezione opera prima. Con Solferino siamo rimasti in contatto, dopo la pubblicazione mi sono occupata di organizzare presentazioni di loro autori nella mia città. Al momento sto lavorando a nuovi romanzi, ma sono ancora in fase di scrittura quindi non so cosa succederà ma intanto posso dire che l'esperienza è stata senz'altro positiva. Ciao!2 punti
-
Esperienza non recente, non ricordo con precisione ma credo verso il 2015. Inviai un romanzo, mi rispose la titolare dicendomi, in buona sostanza, che era buono ma non a sufficienza per la pubblicazione e mi dirottò verso un'agenzia. Presumo che quest'ultima fornisse servizi a pagamento ma ovviamente non approfondii.2 punti
-
Gentili lettori, Sono Rocco Dabellonio, autore del comunicato “La mia esperienza con Les Flâneurs Edizioni”, pubblicato su esperienzadautore.com. Ringrazio chi ha mostrato interesse per questa vicenda e confermo che quanto riportato nel comunicato è supportato da documenti verificabili, incluse corrispondenze e materiali relativi alla pubblicazione delle mie opere. Ribadisco che: I miei libri sono stati commercializzati da Les Flâneurs Edizioni senza il mio consenso e senza un contratto formale. Dal 2022 non ho ricevuto compensi né rendicontazioni sulle vendite. Mi è stato chiesto di pagare 3.000 € come risarcimento per aver venduto i miei libri, di cui detengo pienamente i diritti. In merito ai commenti del sig. @Alessio Rega, desidero chiarire che: Concordo sul fatto che le questioni legali vadano affrontate nelle sedi opportune e ho già intrapreso azioni per tutelare i miei diritti. Tuttavia, è mio dovere informare i lettori e rispondere alle loro domande legittime. Rimango aperto a un dialogo professionale e trasparente con la casa editrice, auspicando una soluzione rispettosa dei diritti di tutte le parti. Qualora emergano sviluppi positivi, non esiterò ad aggiornare il mio comunicato per riflettere con precisione i progressi raggiunti. Infine, desidero sottolineare l’importanza dei forum, i quali, lungi dall’essere luoghi di “giudizi a caso”, sono spazi di confronto civile e democratico. Il mio intervento qui non è volto a creare polemiche, ma a fare chiarezza su una vicenda che coinvolge il mio lavoro e la mia reputazione. Piuttosto, invito a riflettere sul ruolo delle “ricostruzioni di parte” della figura indicata come “curatrice”, le cui azioni, svolte senza il mio consenso, hanno contribuito a generare l’attuale situazione conflittuale. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti e auspico che questa situazione possa trovare una soluzione equa. Confido in una risoluzione trasparente e invito il sig. Rega a contattarmi direttamente per avviare un dialogo costruttivo. Cordiali saluti, Dott. Rocco Dabellonio2 punti
-
Buondì! Sono Federico, da novembre 2023 finalmente mi sono motivato abbastanza da iniziare a studiare narratologia e iniziare a mettere giù parole su carta file. Da poco mi hanno convinto a iscrivermi a UP e per fortuna, ci sono un sacco di contenuti interessanti2 punti
-
Ciao Mithrandir, anche a me piace il fantasy. Immagino ti piaccia anche la serie "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R.R.Martin. Spero ti possa trovare bene qui, benvenuto!2 punti
-
2 punti
-
Verissimo, ma bisogna tener conto che fa comunque parte del gruppo Mauri e Spagnol. In quanto agli esordienti, è tra gli editori che pubblicano i finalisti di Io Scrittore. Invii spontanei: https://www.longanesi.it/contattaci/#:~:text=Le migliori opere ottengono la,cui anche Longanesi fa parte. In bocca al lupo.1 punto
-
Ciao Marco, credo anche io. Il sito è imbarazzante per quanto è mal tenuto, dispiace perché denota una mancanza di cura. Addentrandomi nel mondo dell'Editoria da poco, mi rendo conto che molte CE che pretendono attenzione alle virgole e ai dettagli, poi sono approssimative sotto vari aspetti.1 punto
-
Esperienza non recente. Inviai loro un romanzo, più o meno una decina di anni fa. Non lo pubblicarono ma mi proposero di affidarlo a una loro agenzia letteraria, in modo del tutto gratuito. Accettai e firmai per un anno. Alla scadenza, poiché non erano riusciti a piazzarlo, non rinnovai.1 punto
-
L'invio manoscritti a Newton Compton, per quanto io possa ricordare, non è mai stato aperto. Hanno sempre operato tramite agente. Sul vecchio forum WD c'era un autore pubblicato da loro e credo che avesse seguito quel percorso.1 punto
-
Per quanto mi riguarda, non posso ritenermi soddisfatto dalla mia esperienza con questa agenzia. Se qualcuno volesse approfondire, posso rispondere in privato.1 punto
-
Qualche anno fa partecipai a un loro concorso per racconti dell'orrore, per il quale avevano creato una apposita pagina FB. Dopo aver rinviato più volte la data di comunicazione dell'esito (che ogni volta era annunciata come imminente) sono scomparsi senza spiegazione alcuna. Scrissi un'email per comunicare che ritiravo la mia opera dal concorso ma come si può intuire non ebbi risposta.1 punto
-
1 punto
-
Quella di includere nella propria rete social chi li contatta a vario tiolo, può essere un'azione compiuta in automatico dal social manager che non conoscendo l'attività di scouting non ti risponde.1 punto
-
Quando inviai un testo mi risposero che mi avrebbero fatto sapere in ogni caso. Poi invece niente. La sezione invio manoscritti sul loro sito risulta al momento non funzionante.1 punto
-
Ha acquisito di recente le edizioni Brè, con cui avevo pubblicato tre libri. A me, come a tutti gli altri autori, è stato comunicato che da gennaio entreremo nel catalogo Santelli.1 punto
-
La pagina per l'invio dei manoscritti non esiste più. Pubblicano soltanto tramite i loro concorsi.1 punto
-
Ho fnito, e apprezzato, The midnight library. E ora sono passato al quinto e ultimo capitolo della saga dell'avvocato Ferro! Sto leggendo "La pasticcera di mezzanotte" della nostra adorabile e bravissima Desy Icardi.1 punto
-
Segnalo questo concorso. https://www.letturedametropolitana.it/news#2411261 punto
-
Che è il motivo per cui è stato chiesto se tu potessi rispondere, ma dopotutto sminuire l'utilità di un forum è abitudine che conosco bene, e ormai non mi tange, dato che i fatti, negli anni, hanno ampiamente smentito. Dopotutto, chi legge determinate repliche si fa la sua idea. Ok1 punto
-
Buongiorno, io posso portare la mia esperienza diretta con questa casa editrice. Posso garantire che non mi sono stati chiesti soldi per pubblicare né copie da acquistare in anticipo. Tutta la spesa relativa alla pubblicazione è stata a carico dell'Editore.1 punto
-
Sola come una particella di sodio, lancio qui il mio "c'è nessunooooo [che lo usa]?" e al contempo vi rendo partecipi della mia esperienza. A questo punto siete ancora in tempo per fuggire. No? Ok. Allora vado. Utilizzo esclusivamente Linux dall'anno 2000. Word per linux non esiste, gli emuli (libreoffice e openoffice) esistono ma non mi soddisfano per diversi motivi. 1) come word, i file sono in formato binario. Voi direte: Ma che ci frega del formato se vedo il grassetto, il corsivo e altri abbellimenti? Vi frega perché se come me voleste tenere lo storico di ogni singola modifica (aggiunta, cancellazione etc) di ogni capitolo e farne la differenza al volo, ripristinare roba vecchia andata cancellata in un impeto di follia (capita), con i file binari ve lo scordate. Per fare quello serve il file di testo puro e semplice. 2) impaginazione: ingovernabile. Non credo di dover specificare altro 3) legature e altre cosucce tipiche della stampa di qualità: assenti. 4) se divido i capitoli in file diversi per gestirli e organizzarli meglio, poi farne un solo .pdf diventa un incubo 5) torno sul versionamento, ovvero la traccia di ogni singola modifica. Uso git, strumento per sviluppatori. E ne ho sia una copia in locale, da me, che una su repository remoto (server), casomai il mio hard disk morisse. Perché queste cose succedono, e poi si piange tantissimo. Dunque utilizzo LaTeX che risolve tutti i problemi di cui sopra. È sufficiente un banale editor di testi (l'equivalente di blocco note su Windows) e i contenuti sono abbastanza leggibili. Cosa cambia rispetto a Word &Co: LaTeX è un metalinguaggio, ovvero grassetti, italici, a capo (ma anche espressioni matematiche complesse, etc) vanno scritte secondo uno schema preciso (ad esempio mettendo in grassetto il marcatore per l'italico: \textit{questo testo apparirà in italico}). Il risultato lo si vedrà solo dopo la compilazione. Il vantaggio è che LaTeX è stato scritto per le tipografie e il risultato è più elegante di qualsiasi scritto prodotto con word, e ottenere un .pdf è un attimo. Ci vuole un po' di tempo per padroneggiarlo, per scegliere i pacchetti da includere ma una volta compresi i meccanismi le personalizzazioni possono essere molto interessanti. Ah, esiste anche il pacchetto che produce la formattazione per le sceneggiature, esattamente come devono essere. Costo: zero. Altro vantaggio: esistono programmi per trasformare un testo scritto per LaTeX in un file word (da mandare ad esempio all'editor) e anche per farne un .epub. Il programma che crea epub ha qualche bug, per cui poi vanno sistemati alcuni errori a mano, ma nulla di drammatico. Vi ho scritto tutto questo per due motivi: sia per scoprire se anche qui sono l'unica che utilizza LaTeX, e sia per farvi sapere che esistono alternative a word e se serve posso darvi una mano. Non ho nessun problema a fornire l'insieme di comandi/pacchetti che utilizzo io e che sono adatti a creare pdf formattati per la stampa o epub. Possono essere un buon punto di partenza per trovare l'impaginazione che fa per voi. Provengo dal mondo del software libero: condividere è un modo di fare comunità. Buona scrittura a tutti! Kat1 punto
-
Di nulla! Sono sempre a disposizione se servono chiarimenti. Non sono un mago, mi arrangio, ma se posso dare una mano sono qui !1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Salve a tutti, Mi sono appena iscritto. La scrittura è una delle passioni del mio tempo libero. Fin'ora ho tenuto per me quanto scritto, ma mi piacerebbe condividerlo al mondo intero. E una community come questa di sicuro può essermi di aiuto; confrontandomi con chi condivide la stessa mia passione, e aiutandomi a migliorare il mio modo di scrivere. Con la scrittura mi esercitai innanzitutto durante la mia adolescenza con i temi a scuola, e dato che mi piaceva tanto dare sfogo alla mia fantasia, iniziai a scrivere a computer. Le prime opere adolescenziali erano un fallimento, ma furono una palestra di allenamento che, almeno dal mio punto di vista, portarono a migliorarmi. Negli ultimi anni mi ero dedicato alla mia prima, vera e propria opera di cui mi sento soddisfatto, che però alla fine è risultato un mattone enorme di circa 700 pagine e quasi 2 milioni di battute. Tuttavia in seguito ho elaborato un'altra opera più corta, di circa 300'000 battute, che è solo l'inizio di quella che è una serie di libri che ad oggi sto scrivendo (e di cui spero una pubblicazione). Il genere che prediligo è un fantasy tuttavia molto vicino alla realtà quotidiana, in cui tra elementi e ambientazioni realistiche ce ne sono alcuni fantastici. Tra le mie letture preferite c'è la saga di Harry Potter e le opere di Tolkien.1 punto
-
Ok, dai ci sto. Devo dirti che e stato come leggere l'incipit del mio libro, l'artefatto e tutto, poi il l'ispirazione da Harry Potter e i personaggi di Tolkien ci sta. e come ispirarsi ai miti Greci e tutto. Amo pensare a questo modo di ispirarsi al modo in cui Dio, o la vita, crea l'essere umano; corpo, scheletro, e sistemi nervosi e tutto sono uguali, quasi, al 99% ( spero che non sto dicendo stupidaggini sui numeri, ma a grandi linee mi avete capito) eppure ogni essere umano, Donna o Uomo e Unico, e questa cosa e Divina. Se per te va bene, mandami un capitolo, in privato, sono curioso di leggere qualcosa di inedito, cosi quando diventeremo dei grandi scrittori, rideremo su questa cosa. Riguardo al farti conoscere per altre opere, io ti dico che se tu credi davvero a quello che hai fatto, e ci hai messo il cuore, spara il colpo. Provaci, abbiamo solo questa vita, e domani potremmo non esserci. Ma va bene cosi, però se dobbiamo vedere un Dio o un qualcosa che ce dall'altra parte, e bene farlo con la nostra avventura, la migliore che riusciamo a vivere.1 punto
-
Uh, non sono sola! Che bello scoprirlo! In realtà ho usato per un po' un trucco, utilissimo ad esempio quando si vuole scrivere un testo con l'intenzione di inviarlo alle CE, ognuna con le proprie regole riguardo i dialoghi. Il trucco è il seguente: Nel preambolo uso questa definizione: \newcommand{\caporali}[1]{«#1»} (dove al posto di "caporali" avrei potuto scrivere "pippo", oppure "dialogo" è solo una parola) e quindi nei vari capitoli mi basta scrivere i dialoghi come: \caporali{Ciao, sono il dialogo} (risultato: «Ciao, sono il dialogo» ) Nel momento in cui la CE volesse i dialoghi con — Ciao, sono il dialogo — non devo fare altro che sostituire i caratteri in un posto solo, nalla definizione e tutto il resto andrà a posto da solo, così: \newcommand{\caporali}[1]{—#1 —} Ta-dah! Zero sbattimento. Poi ci sono mille altri trucchetti, ma visto che hai citato le caporali...1 punto
-
Bene, allora appena lo leggi facci sapere. Sono curioso di vedere se ti e piaciuto o meno, anche del modo di narrare di G. R. R. Martin. Parlami delle tua opera, sono curioso.1 punto
-
Sembrerebbe che Les Flâneurs Edizioni abbia introdotto un nuovo modello di editoria a pagamento, utilizzando l’offerta di servizi di copisteria come punto di partenza per la pubblicazione di opere, senza stipulare contratti con gli autori e senza informarli sul venduto. Cercando su Google recensioni sul gruppo editoriale Les Flâneurs Edizioni, mi sono imbattuto in una pagina web che racconta l’esperienza di un autore con la casa editrice guidata da Alessio Rega e Annachiara Biancardino: https://esperienzadautore.com L’autore della recensione è un dottore di ricerca (PhD) con diverse pubblicazioni accademiche e una certa notorietà nel campo della linguistica e della didattica delle lingue. Mi domando se Alessio Rega, che vedo attivo su questo blog, possa chiarire le ragioni per cui avrebbe pubblicato libri senza contratto, senza riconoscere royalty all’autore, senza inviare rendiconti e arrivando persino a chiedere 3.000 € come risarcimento. La situazione appare decisamente ambigua.1 punto
-
Anche io mi aggiungo, scrivo praticamente tutto in Latex fin dai tempi dell'università, dove lo scoprii per motivi di studio. Pdf perfetti, senza doppi spazi e altri tipici errori di battitura, e converte anche in automatico le due << e >> nel carattere giusto1 punto
-
La saga di G. R. R. Martin e qualcosa di incredibile, per i dialoghi e i tradimenti. Harry Potter e per la semplicità e la grandezza, quella di Tolkien e sulla Narrazione divina. Spero grandi cose per voi, raga.1 punto
-
26) Dammi il tuo cuore di Joyce Caol Oates , La na di Teseo Sconsigliato a lettori sensibili È la prima volta che leggo la Oates e ho voluto incominciare da questa raccolta di dieci racconti che il sottotitolo dichiara essere “di mistero e suspense”; sarà che forse gli ho letti male ma di mistero e di suspense proprio non ne ho trovati. Ho trovato invece situazioni angoscianti molto spesso incentrate su figure di adolescenti o poco meno — quasi tutti “ragazzine” — che vogliono dimostrare (e dimostrarsi) di essere ormai emancipate, “grandi”, frequentando, magari all’insaputa dei loro genitori, ragazzi di qualche anno più di loro con i quali si ubriacano nei bar e, in qualche caso poi seguono nelle loro case temendo segretamente il peggio ma senza mai mostrare visibilmente questo loro timore; oppure odii irrecuperabili tra figlie e madri, dove le madri non capiscono il notivo di quest’odio così forte; e poi racconti ei quali viene mostrato come delle persone come tante, felici e buone nell’animo, vengano trasformate dalle circostanze — inaspettatamente anche per loro — in assassini. Apparirà subito chiaro che per trattare questi temi bisogna avere una padronanza della scrittura e dello stile che vanno oltre un generico “buoni” e che senz’altro Joyce Carol Oates ha. Lo stile è tutto se non ricordo male diceva Celine, e in questi racconti ne possimo vedere la dimostazione pratica. In pagine fitte fitte con pochissimi “a capo”(il che mi ricorda altri gandi autori come Rachel Cusk) dei personaggi abbiamo l’ambintazione (un’America sovente di provincia), il presente e il passato raccontato o tramite il flusso di coscienza o con interventi esterni dell’autore. Le situazioni descritte si tolgono dalle solite che più o meno ci si può aspettare da ul libro di racconti e, anche per questa ragione, fanno del libro della Oates un libro veramente originale. E bello. Ma sconsigliato a lettori paricolarmente sensibili.1 punto
-
Solo per comunicare che a partire dal 1 Novembre di quest'anno Affiori risulta distribuita da Messaggerie.1 punto
-
Ciao, lo trovo ben scritto e ce lo vedo bene in un racconto più esteso. Per quanto riguarda il tuo obiettivo di partenza, non posso fare a meno di notare che Effeliah in questo caso sembra quasi da subito la persona più "sensibile" a ciò che sta accadendo, dunque è inevitabile prendere istintivamente le sue parti, almeno con i pochi elementi iniziali. Il racconta per come si sviluppa finisce inevitabilmente sbilanciato a suo favore. Piccolo dettaglio: l'espressione è ridondante, potresti sostituirlo con "controllare" ad esempio. Complimenti e a presto.1 punto
-
"La stagione delle tempeste" di Andrzej Sapkowski, ultimo libro della saga "The Witcher".1 punto
-
Io sto leggendo "The midnight library" di Matt Haig. Interessante digressione sulla vita in stile sliding doors, con molte doors.1 punto
-
Ciao a tutti. Mi sono appena iscritta. Sono una lettrice onnivora, e una scrittrice esordiente. Ho appena finito la prima bozza del mio romanzo fantasy - urban, con contaminazioni dark e romance. Sono alla ricerca di beta reader. Sto lavorando al mio secondo progetto, un romanzo storico. Amo leggere fantasy, storico, spy story e in generale tutto quello che cattura la mia attenzione. Sono una giornalista ed editor, pronta a scambiare pareri e idee con altri professionisti, scrittori e lettori.1 punto
-
Ho letto 'Where wolves don't die', un libro che, attraverso le vicende di un adolescente canadese, parla della questione delle persone, e delle culture, indigene del Nordamerica.1 punto
-
Ciao Domenico, io ho pubblicato con loro. L'editore a livello di promozione non fa assolutamente niente. Aggiungici che si appoggiano a un distributore (libri diffusi) molto piccolo e sconosciuto; che si appoggiano anche a fastbook (immaginatelo come un piccolo magazzino in ogni grande città) ma non gli mandano copie, e quindi la maggior parte delle librerie non ordinano nel momento in cui vedono giacenza a zero. Ciò significa che anche il tuo amico che andrà alla Feltrinelli e richiederà specificatamente il tuo libro si sentirà dire, molto probabilmente, che non è ordinabile. Scordati di vedere copie a scaffale. Ho organizzato alcune presentazioni in librerie della mia città, non mi hanno appoggiato neanche in questo e a fatica arrivavano i libri (una ho dovuto rimandarla). Non fanno editing e non avrai nessun confronto né sul testo né sulla copertina. In pratica, loro puntano a vendere a te le copie in modo che te le smazzi poi tu. Solo che non vogliono obbligarti altrimenti sarebbero EAP. Questa è stata la mia triste esperienza e le mie impressioni. Sono ancora in attesa di un resoconto vendite preciso (ho pubblicato nel 2023) e delle royalties. Vedremo.1 punto
-
Ciao @Silent il distributore è molto importante per quanto riguarda i firmacopie da svolgersi presso i punti vendita presenti nei grandi centri commerciali dove maggiore è la risposta del pubblico. Queste librerie sono appannaggio di grosse CE come Mondadori e Feltrinelli. Per tali eventi queste ultime non accettano copie portate dallo scrittore, ma devono ordinarle attraverso il loro distributore convenzionato che è Messaggerie o A.L.I. (per la Mondadori) o al massimo Libro.co.. Libri provenienti da altri distributori come Fastbook o Directbook non sono accettati. Alla prossima. Edison1 punto
-
Approfitto di questo spazio per dire la mia sulla CE. Lumien è stata una ventata d'aria fresca e le prime pubblicazioni del catalogo mi hanno convinto fin da subito. Avevo già pubblicato con Acheron, non senza grandissima soddisfazione, ma l'ambiente gradevole, serio e appassionato che percepivo mi ha solleticato l'idea di entrare in punta di piedi anche in questa accogliente famiglia. Così è stato e ne sono davvero felice. Giulia e Alvise si sono dimostrati fin da subito competenti, mossi da passione e consapevolezza. Ho apprezzato moltissimo il fatto che mi abbiano chiesto di partecipare attivamente all'ideazione del paratesto e ho ricevuto risposta a ogni dubbio o semplicemente alle domande banali del momento. Mi sono sentito seguito, in compagnia, mai lasciato solo. Lumien è, a mio avviso, una realtà assolutamente virtuosa sotto moltissimi punti di vista. Non so se ci sarà occasione, in futuro, di collaborare ancora con questa brillante realtà, ma di sicuro il livello qualitativo è tale da farmi avere la certezza che rimarrò un lettore fedele delle sue "storie oltre i mondi".1 punto
-
Sono entusiasta di Lumien e del suo staff. Ho avuto l’opportunità di pubblicare con loro il primo romanzo di una saga ed è stata un’esperienza straordinaria. Grazie a loro ho imparato a muovermi meglio sui social, ho partecipato a degli incontri di presentazione del mio romanzo on line e dal vivo e preso parte a delle importanti fiere di settore. Alvise e Giulia si sono appassionati alla mia “creatura” e hanno curato con molta professionalità tutte le fasi legate alla pubblicazione del libro, dal contatto con l’illustratore per la realizzazione della copertina, che mi lascia tuttora senza fiato, all’impeccabile lavoro di editing e alla promozione della storia sui social. Sono davvero felice di far parte di questa splendida realtà del panorama editoriale italiano. Presto pubblicherò con loro il mio prossimo romanzo e non vedo l’ora di calarmi in questa nuova avventura.1 punto
-
1 punto
-
Ho avuto esperienza con questa casa editrice come editor. Cercherò di parlarne nel modo più neutrale possibile, limitandomi ai fatti, in modo che ognuno possa farsi un’idea senza essere influenzato da quella che io ho già. In qualità di editor ho fatto parte su Facebook sia del gruppo editor sia di quello autori. Nei primi tempi, in quest’ultimo si vedevano approdare molto spesso nuovi scrittori contrattualizzati. Quasi ogni giorno ce n’era almeno uno nuovo. Premetto che non sono un professionista e questo era chiaro già dal mio curriculum che mi è stato richiesto (probabilmente per formalità). Tuttavia, per verificare se potessi collaborare con loro mi è stato sottoposto un test, come a tutti gli altri membri del team. Il test consisteva nel migliorare due stralci non editati di due libri da loro già pubblicati. Devo dire che la pessima qualità dei testi era sconcertante, mi domandavo come fosse possibile che libri scritti così male avessero superato la selezione. La risposta è arrivata poco dopo: anche i testi di scarsa qualità venivano accettati, per poi essere quasi completamente riscritti dagli “editor”. La direttrice editoriale diceva di dare più importanza alla storia che alla forma. Peccato che, molte volte, nemmeno le storie che ci venivano sottoposte fossero così notevoli. Altre volte, la risposta era “perché vende”. Devo precisare che nessun editor (o quasi) del loro staff è qualificato. Alcune persone sono più preparate di altre ma i casi di veri professionisti che hanno lavorato per loro sono molto rari. L’editing infatti viene svolto da persone che semplicemente sanno padroneggiare bene la scrittura o che hanno un buon occhio per la correttezza e la scorrevolezza delle frasi, requisiti che di solito dovrebbe avere un autore per superare la selezione dei manoscritti. La capo editor ha una conoscenza abbastanza approfondita, ma spesso impone il suo giudizio forzando i testi a modifiche con cui l’autore non è d’accordo e a volte inutili (per esempio: usare una parola piuttosto che un’altra, anche quando il significato non cambia). La capo editor è, inoltre, per sua stessa ammissione, disgrafica. Lo ricorda spesso agli autori e agli altri editor. Peccato che questo suo problema si traduca nell’inserimento di refusi a profusione sui testi ripuliti che l’editor e l’autore le sottopongono per un’ultima revisione. Per cui, dopo la sua revisione, che sempre contiene molte modifiche non evidenziate, bisogna rileggere parola per parola l’intero testo per scovare gli errori di battitura aggiunti dalla capo editor. Se poi l’autore si lamenta dopo la pubblicazione, magari per refusi sfuggiti durante questa fase, la colpa è dell’autore perché ha dato il “visto si stampi”. Sono stati fatti post minacciosi rivolti agli autori che segnalavano errori post pubblicazione. Nel gruppo editor, nato con l’intento di sottoporre ai colleghi i propri dubbi, molto spesso si deridevano gli autori per frasi contenute nei loro testi, e a volte li si offendevano. Un problema molto comune in questa CE è l’attesa infinita per vedere la propria opera pubblicata. Molti autori hanno rescisso i contratti dopo anni di inutile attesa. La CE dice che l’attesa è dovuta al fatto che fa le cose per bene e che i suoi “professionisti” lavorano con attenzione. Inoltre, i rallentamenti sono spesso imputati agli autori che chiedono informazioni sui propri testi. Purtroppo non è così. I tempi lunghissimi sono in realtà dovuti al fatto che molti “editor”, sostanzialmente, lavorano quando ne hanno voglia (e ne hanno diritto, visto che non percepiscono un compenso sicuro ma una percentuale sulle future vendite dei libri, sperando che avvengano) su testi spesso improponibili e poco interessanti su cui è necessario svolgere un intervento pesantissimo. Gli autori, ovviamente, non si aspettano di vedere i loro testi stravolti o di doverli addirittura riscrivere, per cui nascono liti e malumori che contribuiscono a rendere ostile l’ambiente della CE. Anche la notevole quantità di libri accettati contribuiva al rallentamento, gli editor dovevano occuparsi di più libri per volta. Negli ultimi tempi il numero di opere accettate era però diminuito. Ci sono anche autori davvero meritevoli nel loro catalogo, per carità, purtroppo però sono una minoranza, almeno da quel che ho potuto vedere nel tempo in cui ho collaborato con loro. Non ricevo i report di vendite ogni tre mesi come da contratto, così come non li ricevono gli autori. Questo però è un problema comune, non uno dei più gravi. Riterrei soltanto più corretto se nel contratto fosse scritto che viene inviato una volta all’anno, visto che mantenere scadenze così brevi risulta pressoché impossibile. Di recente hanno pubblicato un video in cui a un certo punto inveiscono contro gli autori che chiedono i report. La CE partecipava (prima del covid) a molte fiere del settore ed era spesso in giro per l’Italia. Questo è un punto a loro favore, anche se poi le effettive vendite alle fiere erano irrisorie, soprattutto se l’autore non poteva essere presente. Questa è la mia esperienza diretta e interna. Purtroppo, non è facile intuire cosa c’è “dietro le quinte” di case editrici che a prima vista sembrano promettenti, ritengo quindi giusto che altri conoscano questi fatti prima di decidere se vale la pena di entrare nella loro realtà.1 punto
-
Ricevuta lettera raccomandata del curatore fallimentare in quanto creditore poiché, come tutti gli autori da loro pubblicati, non ho mai ricevuto un centesimo di diritti d'autore. In compenso hanno già riaperto sotto altro nome: Provaci Ancora Bill.0 punti
-
Aggiornamenti di stato recenti
-
Il mio romanzo non finisce di darmi soddisfazione! Il giglio d'acqua è finalista nella sezione Romanzi del Premio letterario internazionale città di Sassari. Sono molto felice...· 1 risposta
https://www.plics.org/i-finalisti
-
Questa è l’epoca delle diagnosi fai da te, delle etichette applicate alla rinfusa, ma se qualcosa non ci sta bene, se ferisce il nostro amor proprio, mina la nostra indipendenza o viola il nostro diritto alla riservatezza, non occorre alcuna etichetta, basta dire… Nulla, non servono parole, occorre solo voltarsi e andarsene, che siate donne o uomini. https://wp.me/p3rZE8-2zZ· 0 risposte
-
Novembre: penultimo mese, quel che è fatto è fatto... Ma non è detto. Il 2024 può ancora riservare delle sorprese.· 0 risposte
https://www.desyicardi.it/2024/11/12/novembre-tanta-scrittura-e-una-nuova-uscita-internazionale/
-
Buongiorno qualcuno ha avuto esperienza di pubblicazione con la casa editrice AttraVerso?· 0 risposte
-